L’Isola dei Giganti, il Festival letterario l’8, il 9 e il 10 luglio
La Fondazione Mont’e Prama prosegue con il suo programma culturale. Un piano che guarda alla promozione del territorio attraverso una visione più ampia e non più concentrata sui suoi reperti storici. Esistono infatti dei nodi essenziali in cui si genera questo flusso di conoscenze straordinarie che hanno permesso alla regione di crescere e svilupparsi nel tempo. Quel flusso è senza dubbio il mare, il Mediterraneo che da millenni ha garantito scambi non solo economici ma anche intellettuali creando i presupposti per accrescere la civiltà dell’epoca, fino a quella moderna. Il tema centrale di questa prima edizione non poteva che partire da questo elemento che legherà insieme i vari appuntamenti delle prime tre giornate del Festival L’Isola dei Giganti, in programma l’8, il 9 e il 10 luglio. Il mare infatti non deve essere vissuto come un mezzo in grado di distanziarci, come se fosse un muro naturale. Deve essere pensato come uno spazio dove si svolgono i principali processi di socializzazione, a cominciare dalle relazioni tra i vari popoli.
Il programma
Gli stessi interrogativi di allora tengono ancora banco nel dibattito pubblico trattando argomenti di forte attualità come la migrazione. L’Isola dei Giganti. Un viaggio lungo tremila anni non si ferma, in effetti, e vuole offrire diversi punti di vista grazie agli ospiti che si alterneranno durante questa edizione. Un appuntamento che arriva dopo l’ottimo riscontro ricevuto dal Festival internazionale dell’Archeologia. «Il filo conduttore tra i due eventi sarà la crossmedialità tra linguaggi e mondi espressivi» - afferma il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni - «L’intento è il medesimo: valorizzare il territorio attraverso ospiti di rilievo internazionale, che da un lato ci arricchiscono, dall’altro diventano ambasciatori delle nostre ricchezze in tutto il mondo».
Gli ospiti
Il programma da questo punto di vista volge il suo sguardo verso nuove esperienze che variano a seconda delle percezioni dei singoli protagonisti. Nel Giardino del Museo Civico Marongiu di Cabras ci saranno infatti l’autrice di origini srilankesi Nadeesha Uyangoda, e il giornalista del Corriere della Sera Federico Rampini. Insieme a loro altre figure che hanno saputo raccontare la storia e il presente del nostro Paese: Carla Del Vais e Anna Chiara Fariselli, Anna Pau, Cecilia Sala, Vanessa Roggeri, Giuseppe Corongiu, Paolo Restuccia, Marco Vervello, Guia Soncini, Francesco Musolino, Marino Magliani e Francesco Bonami.
«La rassegna letteraria che si apre, possiamo dirlo senza timore di smentita, è un evento di grandissimo valore culturale». - conclude il sindaco di Cabras Andrea Abis - «È un passo avanti anche per Cabras, che non ha mai conosciuto rassegne così strutturate. Il Festival archeologico e quello letterario, seppure al primo anno, si possono già definire eventi di grande spessore culturale. Vogliamo farli diventare punti centrali del dibattito culturale dell’Isola, che crescono nel tempo, si rafforzano e si arricchiscono, partendo dal punto cardine che è la storia archeologica dei nostri luoghi».
Riccardo Lo Re