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Lollove, 13 abitanti e un futuro da digital detox destination
24 Febbraio 2021

Lollove, 13 abitanti e un futuro da digital detox destination


C’è chi ha definito il piccolo borgo di Lollove, tra le vallate del nuorese, un paese fantasma. E c’è chi oggi invece, questo paese di soli 13 abitanti, lo vuole rilanciare sul mercato del turismo sostenibile. Nel 2019 nasce Lollovers - Your village experience, un progetto del trentenne lollovese Simone Ciferni che, dopo aver studiato all’estero per alcuni anni, ha scelto di tornare nel suo paese per riportarlo all’antica gloria.



Luci e ombre


La storia di Lollove è fatta di luci e ombre: fino agli anni Cinquanta ha contato più di 500 abitanti che vivevano di allevamento e agricoltura, famosi per il buon miele e l’ottimo olio prodotti. Dagli anni Ottanta in poi, tuttavia, l’assenza di servizi ha contribuito allo spopolamento, lasciandolo con una decina di abitanti in tutto.



Ma dove molti vedrebbero una destinazione ormai al capolinea e poco versatile, Simone ha visto invece una digital detox destination, un luogo in mezzo alla natura in cui rifugiarsi per staccare dalla vita di tutti i giorni, fatta di internet e dispositivi elettronici.



Un turismo sostenibile perché Ciferni vuole sì rendere il paese una destinazione turistica ma anche mantenere l’afflusso di visitatori limitato, così da non turbare gli equilibri del borgo. Ecco allora che dalla loro pagina Facebook sarà possibile prenotare un soggiorno a base di natura incontaminata e tradizioni secolari tra laboratori artigianali e culinari e numerose attività all’aperto svolte insieme agli abitanti, nella splendida cornice di un paesino della Barbagia.



Benedetta Piras


Inspiration

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