Malika Ayane canta De Andrè a l’Agnata e conquista il pubblico
L’amore per la Sardegna e per quel luogo sperduto nell’alta Gallura era certamente smisurato. Forse al pari di quello per la musica e la poesia. Perché qui a l’Agnata, poco fuori la splendida cittadina di Tempio Pausania, il cantautore aveva ritrovato se stesso. E oggi, a 24 anni dalla sua scomparsa, questo luogo splende ancora grazie al suo mito e alla sua storia. E poi anche grazie a Dori Ghezzi, moglie di De Andrè, e al Time in Jazz di Paolo Fresu che qui, ogni anno, organizzano un concerto unico al mondo per omaggiare l’artista genovese coinvolgendo i cantanti più influenti della scena musicale italiana. E nel corso degli anni si sono alternati, lasciando indelebile memoria, musicisti del calibro di Danilo Rea, Rita Marcotulli e Maria Pia De Vito, Gianmaria Testa e Lella Costa, Ornella Vanoni, Morgan, Teresa De Sio, Cristiano De André, Gaetano Curreri, Daniele Silvestri. E questa edizione, 2023, ha visto un’ennesima gemma preziosa da conservare nel cassetto dei ricordi con l’esibizione di Malika Ayane. A fare gli onori di casa, nemmeno a dirlo, Paolo Fresu e Dori Ghezzi che hanno accolto gli spettatori e dato il benvenuto. Ma la parola è passata ben presto alla musica e dalle musiche si è passati alle parole in un turbinio di suoni ed emozioni diretti da Malika Ayane che ha sempre un non so che di circense nel muoversi sulla scena, nel presentare i brani, nel gestire i suoi fantastici musicisti: Andrea Andreoli al Trombone, Stefano Brandoni alla chitarra, Raffaele Trapasso al basso e Phil Mer alla Batteria. E non a caso è spuntato fuori un cappello con all’interno i bigliettini con le canzoni da suonare per coinvolgere il pubblico.
“Amore che vieni, Amore che vai”, “Disamistade”, “Ho visto Nina volare”, “Valzer per un amore”, “Geordie”, “Il Suonatore Jones”, il repertorio proposto fa gioire il pubblico e anche i musicisti che si divertono in arrangiamenti sofisticati ed eleganti che impreziosiscono i brani senza mai snaturarli e tra questi non poteva certo mancare la tromba di Paolo Fresu che trasforma qualsiasi cosa da bello in bellissimo. Alzando sempre l’asticella più in alto con suoni ancestrali ricercati grazie agli effetti utilizzati.
Come più volte ha dichiarato Dori Ghezzi “Chi vede una volta il concerto qui in questo posto unico al mondo, poi non lo dimentica più” ed è così perché sono tante le persone che non se ne perdono uno e sono tanti anche i giovani che sempre di più affollano questo appuntamento annuale. Dori Ghezzi ha poi raccontato di quando la produttrice discografica Caterina Caselli le chiese un parere su una Malika Ayane agli esordi e lei non potè che esprimere il suo giudizio positivo su quella che riteneva già un grandissimo talento. E’ stato poi il momento dei bis e il finale con il brano sicuramente più conosciuto e apprezzato “Come foglie” e gli applausi a scena aperta per uno spettacolo unico e indimenticabile. L’artista è stata poi impegnata, la stessa mattinata, nella presentazione del suo libro d’esordio “Ansia da felicità”. Nell’ambito della rassegna letteraria del Time in jazz che è stata denominata “Time to Read” e in programma a “Sa Casara”, l’ex caseificio di Berchidda.
Davide Mosca