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15 Agosto 2019

Marchi indipendenti: 5 sfide all’orologeria tradizionale


Non hanno torto. Molti dei marchi indipendenti hanno infatti pochi anni di vita e portano con sé la vitale incoscienza della giovinezza. Una incoscienza non sfrontata, però. All’inizio della loro storia, infatti, i marchi indipendenti hanno reso omaggio alle grandi Maison e alla tradizione, salvo poi discostarsene una volta raggiunta una piena consapevolezza espressiva. La gran parte dei loro orologi, infatti, nasce da una evoluzione piena dell’uso di nuovi materiali, delle soluzioni stilistiche, dell’innovazione tecnica, con risultati all’altezza dei grandi marchi.



Presenti al SIHH nel Carré des Horlogers e a Baselworld in ordine sparso specialmente nei padiglioni secondari, i marchi indipendenti rivendicano e occupano, ormai in pianta stabile, il loro “posto nel mondo” dell’Alta Orologeria. Creazioni sorprendenti, non di rado a prezzi di tutto rispetto, questi orologi hanno movimentato i due saloni svizzeri di inizio anno. Noi ne abbiamo scelti 5 dal SIHH, consapevoli che quanti non hanno trovato posto ora ne avranno di certo in articoli futuri.


 

H. Moser & Cie. Endeavour Centre Seconds Concept Blue Lagoon


Un orologio da intenditori, per persone che desiderano segnatempo audaci, sexy e contemporanei, apertamente anticonformisti come i marchi indipendenti sanno essere. Nell’Endeavour Centre Seconds Concept Blue Lagoon, H. Moser & Cie. ha eliminato gli indici e il logo del brand per esaltare il design essenziale e minimalista dell’orologio. Il quadrante fumé, presente su circa il 90% degli orologi della Maison, in questo segnatempo esalta la profondità del blu che lo caratterizza.


Il movimento che anima l\'Endeavour Centre Seconds Concept Blue Lagoon è l\'HMC 200, progettato, sviluppato e prodotto interamente da H. Moser & Cie. È dotato di una grande massa oscillante in oro incisa che garantisce una riserva di carica minima di 3 giorni.


 

Laurent Ferrier Bridge One


L’orologio di questo marchio indipendente ha una storia da raccontare. La sua forma è infatti ispirata a quella della \"Passerelle de l\'Ile\", un ponte molto famoso a Ginevra, che Laurent Ferrier vedeva dalla sua stanza quando era bambino. La cassa è infatti ispirata alla linea del ponte, da cui il suo nome Bridge One. Per questa ispirazione industriale, Laurent Ferrier ha scelto l\'acciaio inossidabile come materiale. La forma non diritta delle anse fa offre una prospettiva interessante sull\'orologio ma offrendo anche una perfetta aderenza al polso e di conseguenza un grande senso di comfort. L\'originalità di questa cassa sta anche nel vetro zaffiro sferico. Lo zaffiro viene infatti tagliato come se fosse estratto da una sfera di cristallo. Inoltre, l\'effetto fumé dovuto alla tonalità sul vetro fornisce un senso di unicità al pezzo.


Ressence Type 3

Il Type 3 ha debuttato per la prima volta nel 2013, imponendosi come il primo orologio meccanico riempito d\'olio. Una novità tra gli orologi meccanici, sia tra i marchi indipendenti sia fra i tradizionali. La genesi del Type 3 inizia con il Ressence Orbital Convex System (ROCS), l\'unica unità orologiera in-house sviluppata e brevettata con un quadrante in cui ogni elemento continuamente orbita attorno all\'altro. Lo scopo è un modo più efficiente di indicare l\'ora. Le informazioni sono infatti visualizzate su una singola superficie, proprio come le parole su un pezzo di carta, migliorandone la leggibilità. Un sistema che differisce da quello di un orologio tradizionale, in cui le lancette e il quadrante sono sovrapposti, producendo un piano di osservazione irregolare.



Speake Marin One&Two OPENWORKED Dual Time


Dopo il successo dell’\"One & Two\" Openworked lanciato due anni fa, che ha segnato una nuova tendenza estetica per il marchio, Speake-Marin completa sua collezione Openworked con una nuova complicazione: indicazione Dual Time e data retrograda. Per questo nuovo orologio, Speake-Marin ha voluto infatti proporre una complicazione per i viaggiatori, che vogliono sapere a prima vista il tempo di \"casa\" rispetto al tempo \"locale\".


Questo modello è quindi il primo orologio per viaggiatori di Speake-Marin, che possa completare la loro “attrezzatura” da viaggio, insieme a passaporto, computer o notebook. L’estetica è molto moderna e maschile grazie al suo mix di colori (marrone, argento e nero) e agli suoi angoli acuti dei ponti. Un orologio per i viaggiatori che vogliono affermare il loro stile e individualità con una scelta audace che li differenzi dagli altri.


 

Urwerk UR-111C


Come nella tradizione di Urwerk, Maison di rottura tra i marchi indipendenti, nessuna delle indicazioni dell’UR-111C è convenzionale. I minuti sono infatti mostrati in due modi diversi: linearmente per il piacere degli occhi, digitalmente per la precisione.


Mai prima d’ora, però un cilindro sulla cassa ha svolto le funzioni della corona, né i secondi in esecuzione si sono snodati su un gruppo di fibre ottiche. Invece della corona convenzionale è stato concepito un rullo integrato nella parte superiore della cassa, parallelo allo stelo di avvolgimento. Per caricare l’orologio, è dunque necessario ruotare il cilindro scanalato con il pollice. Lo stesso vale per il modo originale di impostare l\'ora. Invece di estrarre la corona, si fa oscillare una leva dal lato della cassa e si gira il rullo in entrambe le direzioni. Le ore e le due versioni dei minuti sono visualizzate all\'interno di coperchi in vetro zaffiro lungo il lato della cassa, in modo da poterle guardare a colpo d\'occhio senza ruotare il polso. Ancora una volta, la conversione del movimento orizzontale in una visualizzazione temporale verticale ha richiesto una trasmissione ad angolo preciso, con ingranaggi conici in miniatura. Le ore digitali saltanti e i minuti progressivi sono invece visualizzati sui coni tronchi rotanti, a sinistra e a destra dell\'indicazione lineare retrograda dei minuti.


Davide Passoni

Inspiration

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