Marella Giovannelli racconta la sua vita smeraldina
Se si vuole conoscere la storia di Porto Cervo, quella più vera, quella dei suoi inizi, in cui non era insolito incontrare nelle sue vie a spasso il principe Aga Khan, intento a controllare da lontano i lavori di qualche villa o di alcuni tra gli hotel più prestigiosi che stavano nascendo, basta avere la fortuna di chiacchierare con Marella Giovannelli. Voce che ammalia, parlantina forbita e ricca di conoscenza e conoscenze. Marella è una giornalista, poetessa e scrittrice, capace di usare le parole giuste nel descrivere un mondo, quello fatato delle aree gestite dal Consorzio Costa Smeralda®, che lei frequenta fin da bambina. «Mio padre ci portava a Porto Cervo e raggiungere questa località che stava nascendo era un vero viaggio lunghissimo da Olbia, come arrivare poi però a Disneyland per noi bambini - racconta Marella - un luogo magico che tutt’ora, grazie alle persone che si sono succedute alla guida del Consorzio e hanno seguito fedelmente le orme del Principe, ha conservato il suo fascino di realtà consolidata nel mondo, sempre più internazionale, ma con una traccia della Sardegna molto forte». Ci rivede l’isola più vera, quella del cuore dell’entroterra e cita Bachisio Bandinu quando ne parla: Marella Giovannelli è la persona adatta per farsi raccontare il mondo smeraldino e quello di Porto Rotondo, dove lei è da anni regina indiscussa. Lo era anche quando qui c’era un’altra regina, Marta Marzotto, di cui Marella fu grande amica. Due regine che condividevano la passione per Porto Cervo e le sue feste: «Fino a qualche anno fa c’erano tre o quattro feste private a sera, si stava un’ora qui e un’ora lì, non ne perdevamo neanche una - ammette la poetessa - ma erano altri tempi. È finita un’epoca, ma lo dico senza alcun rimpianto perché siamo anche noi invecchiati e non potremmo più fare ora quello che facevamo. Ho racchiuso dentro uno dei miei libri, Fotograffiati, tutto ciò che ho vissuto dal 1988 fino al 2010». Uno spaccato di luccicante vita smeraldina in cui vengono fuori i personaggi che l’hanno caratterizzata: Milena Maffei, il fotografo Nello Di Salvo e tantissimi altri che Marella cita e ricorda con grande affetto e attenzione. Anche nel suo ultimo lavoro, Indaco in prosa e in versi, Giovannelli traccia un racconto corale fatto dai protagonisti e pionieri dell’avventura, questa volta, di Porto Rotondo e di Porto Rafael, a due passi dalla Costa, raccogliendo aneddoti e ricordi che fa uscire direttamente dalla bocca dei suoi personaggi. Lei che tutti quei personaggi ha avuto l’onore di vivere in prima persona e che continua ancora adesso a osservare e raccontare.
Antonella Brianda