Mate Cashmere, la metamorfosi del filato più amato di sempre
Soffice, pregiato e caldissimo, il cashmere è uno dei filati più amati di sempre grazie alla sua leggerezza, il tocco vellutato e l’intramontabile eleganza. Possedere un capo di cashmere è un piacere che dura nel tempo, scalda il corpo e il cuore, e trova sempre un posto in valigia.
La sua morbida fibra tessile si ricava dal pelo della Capra hircus, e deriva il suo nome dal luogo di origine dell’animale, il Kashmir, regione compresa tra l’India, il Pakistan e la Cina. Oggi i paesi che forniscono le maggiori quantità di filato sono l’Iran, il Tibet, la Mongolia e l’Afghanistan, perché proprio le condizioni climatiche di questi paesi, caratterizzati da climi rigidissimi, favoriscono la crescita del duvet, la fine peluria sottomantello soffice e lanosa, che protegge l’animale.
Per raccogliere il duvet si esegue una pettinatura manuale del mantello durante la stagione della muta, in primavera, e da ogni animale adulto si possono ricavare dai 100 ai 200 grammi di pelo fine.
Questa procedura delicata, che si fa risalire alle antiche comunità dei pastori dell’Asia centrale, ha attraversato la storia delle civiltà, e nel corso del tempo ha richiamato schiere di mercanti per esaudire la domanda di estimatori di ogni latitudine, da Oriente a Occidente. Oggi la lavorazione tradizionale del cashmere si sposa alle esigenze della moda contemporanea, occupando un posto di eccellenza nei brand più esclusivi come in quelli di alto artigianato, grazie alle caratteristiche uniche del filato e ai versatili manufatti che si possono ottenere.
L’impegno di Mate Cashmere per la sostenibilità della moda
Affrontare il problema della sostenibilità della moda è sempre più urgente, e il riciclo dei materiali di scarto e di quelli usati possano fare la differenza nell’evitare la sovrapproduzione di capi d’abbigliamento, l’uso indiscriminato di energia e la produzione di enormi quantità di rifiuti.
Mate Cashmere, una lungimirante azienda di Montemurlo, in provincia di Prato, si impegna per risolvere il problema alla radice, cercando di ridurre l’impatto ambientale della moda per salvaguardare le risorse del pianeta. Pertanto ha deciso di andare a recuperare da cassetti, armadi e valige di ogni parte del mondo tutta la maglieria usata o scartata per darle nuova vita e riprogettare nuovi capi di grande qualità e dal design raffinato.
L’azienda si fa portatrice di una nuova visione che ha come caposaldo la metamorfosi del cashmere, e da sciarpe e maglioni usati o scarti industriali crea nuovi filati per ottenere capi rigenerati, bellissimi e a impatto zero. Riutilizzare vecchi indumenti e trasformarli in pezzi unici di gusto è il suo obiettivo, occupandosi non solo del riciclo ma anche della progettazione dell’abbigliamento, mediante una filiera interamente eco-friendly. I capi ottenuti permettono un risparmio energetico del 76% rispetto alla creazione di altri nuovi. Ma vediamo come funziona il processo.
La nuova vita di un capo in cashmere
Gli abiti usati o scartati vengono selezionati per colore, e divisi in base ad esso, in questo modo si evita di ricorrere a una nuova colorazione e si risparmia molta acqua. Le fibre tessili già colorate sono pronte per essere rigenerate, cioè filate nuovamente dagli artigiani. Inoltre, durante la produzione, l’azienda evita completamente l’utilizzo di sostanze nocive individuate dall’Europee REC (Regional Environmental Center), l’organizzazione internazionale che offre soluzioni sostenibili con progetti di governance ambientali e incentiva le economie a basse emissioni di carbonio, la gestione delle risorse naturali e la tutela ambientale.
Il cashmere così ottenuto è un filato di grande qualità che cerca di dare il suo contributo al problema dell’emergenza ecologica globale. I prodotti riciclati sono certificati Global Recycled Standard e per aiutare ulteriormente l’ambiente è stato avviato un programma insieme a Up2You (una startup impegnata nel mondo della sostenibilità) col fine di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Ogni azione promossa da Mate Cashmere è eco-friendly, ad esempio la CO2 emessa per la spedizione viene compensata con progetti come la piantumazione di alberi in luoghi segnalati sulla piattaforma Up2You, da cui poi il cliente riceverà un certificato personalizzato. Piantare un albero non significa solo aggiungerne un altro a quelli già presenti sul territorio, ma rappresenta, nel suo piccolo, un’azione ecosostenibile che permette di assorbire oltre 500 kg di anidride carbonica nel corso della sua vita.
Delle collezioni donna e uomo Mate Cashmere fanno parte morbidi e caldissimi cardigan nei colori della terra e del muschio, maglioni, giacche e pantaloni jacquard fantasia, candidi dolcevita e pull con cappuccio, tutti dalla mano estremamente soffice. Una novità sono le friulane in vari colori e maculate, e i mocassini camouflage che vanno a integrare una ampia scelta di accessori, come cappelli e baschi, mantelle a tinta unita o a motivi geometrici, poncho con nappe o paillettes.
Ancor più che un gioiello, un capo in cashmere è per sempre, è un amico per la vita, e nel caso di Mate Cashmere le vite sono almeno due!
Nathalie Anne Dodd