Mirtò e Rally Costa Smeralda insieme per la valorizzazione di borghi sardi
Mirtò e i grandi eventi internazionali. Per far conoscere la Sardegna e i suoi sapori. Utilizzando un prodotto unico come il mirto per fornire la chiave d’accesso allo scrigno di tesori e bellezze dell’Isola. E non poteva essere altrimenti con lo svolgimento in terra sarda della quinta edizione del Rally Internazionale storico Costa Smeralda valevole per il campionato europeo di auto storiche e in programma l’8 e 9 aprile a Porto Cervo. Per l’occasione gli organizzatori del popolare Festival internazionale del mirto hanno voluto proporre a San Pantaleo per i due giorni di gara e a partire dalle 17 in poi un nuovo e innovativo progetto dal titolo “I borghi delle bacche di mirto”. San Pantaleo è un piccolo centro gioiello che ricade nel comune di Olbia, ma che affaccia il suo sguardo sulla Costa Smeralda e che è incastonato tra le rocce di granito e uno scenario suggestivo. L’iniziativa, però, ha voluto coinvolgere anche altri piccoli borghi “gioiello” del nord della Sardegna come La Maddalena, Castelasardo e Nuchis, frazione di Tempio Pausania.
«Sin dalla nascita del Festival internazionale del mirto, la nostra scelta - hanno spiegato dallo staff di Mirtò è stata quella di creare un marchio di forte impatto comunicativo che rappresentasse l\'evento ma racchiudesse anche la Sardegna con tutto il suo fascino e ne raccontasse l\'enogastronomia, la cultura, il folklore e la sua storia antica, con tutta la sua valenza nella promozione turistica.
Abbiamo scelto un percorso di promozione che abbinasse il marchio di Mirtò ai grandi eventi sportivi - hanno poi sottolineano gli organizzatori del Festival internazionale del mirto- con una maggiore attenzione a quelli motoristici: dal Mondiale rally a quello di triathlon, fino al Gran Premio di Formula 1 di Monza».
Il programma dell’evento ha previsto l’abbinamento tra i talentuosi rappresentanti di diverse forme di arte - dalla pittura alla scultura e tessitura - con la direzione artistica di Luisa Cardinale e le auto storiche della Lancia Martini che hanno partecipato alle edizioni del rally. Sul posto venti auto “vintage” provenienti dalle collezioni private di appassionati provenienti da tutta Italia. Negli anni Mirtò ha speso impegno e risorse al fianco dell’Aci Italia e Sardegna, ai rispettivi presidenti Angelo Sticchi Damiani e Giulio Pes di San Vittorio e alla Regione Sardegna per far crescere il marchio del Rally Storico Costa Smeralda che ha riconquistato il prestigio e i fasti degli esordi. Mirtò, poi, continuerà la sua missione per le campagne di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi boschivi in Sardegna e a tal proposito nelle prossime settimane ripartiranno i progetti per portare i migliori musicisti della scena sarda nelle scuole e spiegare quanto sia importante tutelare il nostro patrimonio naturalistico.
Davide Mosca