Moby testa l’attracco del traghetto Drea a Golfo Aranci

L’attracco di una nuova compagnia di navigazione in un porto non può che essere una buona notizia. Per le ricadute economiche sul territorio, dirette e indirette, attraverso lo sbarco passeggeri, ma anche per la necessitò di nuove unità lavorative all’interno dello stesso porto. Per questo motivo le prove tecniche della compagnia di navigazione Moby Lines a Golfo Aranci con il traghetto Moby Drea hanno accolto la “benedizione” dell’amministrazione golfoarancina per voce del primo cittadino, Mario Mulas, che ha presenziato, insieme all’assessore delegato al turismo Gianni Prontu,  alle prove di attracco in banchina. «Questa mattina sono stato al porto per assistere ad alcune prove tecniche di un traghetto Moby relativamente alle sue operazioni di ormeggio in banchina - ha commentato il primo cittadino Mario Mulas - . Mi auguro che questo interesse della Moby si traduca nell\'istituzione di una nuova linea con la penisola (spero con Civitavecchia) in modo che il nostro porto passeggeri cresca assieme al traffico crocieristico e al porto turistico, così come auspicato dal nostro Consiglio comunale. Questo si tradurrebbe in un incremento dei posti di lavoro sul porto, ovviamente. Intanto la nostra Amministrazione sta continuando a lavorare con gli enti competenti in modo che si definiscano gli studi e i finanziamenti per costruire una nuova viabilità in entrata e uscita dal porto». Il traghetto Moby Drea al momento copre la linea Olbia-Genova, ma come auspicato dal primo cittadino si spererebbe in un nuovo collegamento con Civitavecchia che la Sardinia Ferries non copre più ormai da anni avendo preferito il porto di Livorno che è comunque strategico e di fondamentale importanza. Sardinia Ferries è di certo la compagnia di casa a Golfo Aranci con il suo fondatore scomparso nel 2016, Pascal Lota, al quale era stata conferita la prestigiosa onorificenza della cittadinanza onoraria. Ma l’auspicata linea con Civitavecchia,  coperta da Moby, completerebbe l’offerta verso Golfo Aranci che ora punta a questo nuovo traguardo, ma anche all’abbattimento della sopraelevata ormai chiusa da mesi, ai lavori per un nuovo attracco e alla creazione di un molo tutto nuovo per gli yacht. Un’ipotesi quest’ultima che cambierebbe il volto del borgo marinaro e che canalizzerebbe di certo l’enorme potenziale economico che certi ti pi di imbarcazioni porterebbero sul territorio. Yacht che da qualche anno a questa parte scelgono di ormeggiare in rada proprio nella splendida baia di Golfo Aranci, ma che di fatto al momento lasciano ben poco in termini economici.

Davide Mosca