Mont’e Prama: aperto il concorso di idee
La necropoli sarda di Mont’e Prama punta a diventare finalmente un museo a cielo aperto. La Fondazione Mont’e Prama ha bandito lo scorso 7 ottobre 2022 un concorso di idee per intervenire radicalmente nel sito nuragico in provincia di Oristano, famoso per le celebri sculture dei Giganti, che sarà riconosciuto come “sito archeologico” a tutti gli effetti e come tale dovrà essere fruito. I partecipanti al concorso dovranno suggerire l’assetto architettonico e compositivo per la realizzazione del progetto di musealizzazione pensando alla realizzazione di un sistema di accessibilità, ai camminamenti e alle aree interne di sosta, e all’installazione della cartellonistica interna di tipo informativo, divulgativo e scientifico.
I partecipanti hanno 60 giorni dalla pubblicazione del bando per consegnare le proposte.
Gli obiettivi del concorso
“L’obiettivo è quello di portare a termine una vasta operazione di restauro e monumentalizzazione attraverso cui Mont’e Prama possa essere identificato come punto di riferimento del prossimo decennio”, ha detto il neo-rieletto presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni. Si tratta dunque di un “grande laboratorio che potrà coinvolgere i centri di ricerca e le università e che si accompagnerà a un processo di ricostruzione dello scenario del complesso monumentale e paesaggistico del sito antico, così che l’ospite possa avere la possibilità di visitare i luoghi attraverso un percorso museale immersivo e coinvolgente”.
“Il progetto di valorizzazione del sito archeologico di Mont’e Prama è centrale rispetto al sistema degli itinerari dei beni culturali che sono nell’idea di pianificazione della tutela, valorizzazione e promozione turistica del territorio. Il concorso di idee risponde alla necessità di voler valutare le migliori idee progettuali proponibili su un tema complesso, una sfida avvincente tutt’altro che ordinaria e banale”, ha precisato Andrea Abis, sindaco di Cabras.
Il sito archeologico di Mont’e Prama
La scoperta del sito archeologico alla base del colle Mont’e Prama, situato nel Sinis di Cabras nella Sardegna centro-occidentale, avvenne per caso da parte di un gruppo di contadini nel 1974. Dagli anni Settanta a oggi sono state individuate nel corso di diverse campagne di scavo circa 150 sepolture a cista litica quadrangolare e a pozzetto circolare, insieme a tracce di villaggi nuragici e materiali scultorei che si è scoperto essere frammenti di statue di pugilatori, arcieri e guerrieri. Nei primi anni Duemila è stato eseguito il restauro dell’intero complesso statuario al Centro di Restauro e Conservazione di Li Punti a Sassari, e nell’ambito del progetto culturale Mont’e Prama Prenda ’e Zenìa sono stati parzialmente ricostruiti i cosiddetti “Giganti”, o Kolossoi, ossia 38 sculture – scolpite ciascuna da un singolo blocco di arenaria - alte 2-2,5 metri, risalenti a un periodo tra il IX secolo a.C. e il XIII secolo a.C., ipotesi che renderebbe queste statue più antiche dei kouroi greci. Delle sculture straordinarie, quelle ora conservate tra il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e il Museo Civico di Cabras, a cui è peraltro dedicata per tutto ottobre 2022 una mostra fotografica al Palazzo Reale di Genova.
Sibilla Panfili