Monumenti Aperti, verso la Fondazione
Lo scorso anno si è visto un piccolo passo in avanti verso la normalità. Il covid ha di fatto impedito di organizzare eventi che prevedevano un’ampia partecipazione di pubblico, ma Monumenti Aperti si è mosso per una manifestazione che fosse di nuovo in presenza e che si è tenuta nei mesi di ottobre e dicembre. Il successo di questo appuntamento è ampiamente dimostrato dai numeri che da tempo non si fermano più dentro i confini dell’isola. Sono quattro (Lombardia, Piemonte, Puglia e Emilia Romagna) le regioni che hanno preso parte a questa iniziati che dal 1997, partendo da Cagliari, ha permesso di raccogliere testimonianze attorno al patrimonio archeologico e culturale della Sardegna. Questa crescita è servita a mostrare i benefici di un modello che nel lungo periodo funziona e da risultati, come si vede negli oltre 4 milioni di visite guidate sotto la guida di 160 mila studenti e 60 mila volontari.
Verso il futuro
Il tutto ha poi portato a diversi riconoscimenti come il Premio Europa Nostra. Altro tassello fondamentale per Monumenti Aperti che dopo delle solide fondamenta sta pensando finalmente al progetto della propria casa. Ormai tutti concordano sulle qualità effettive di questo progetto culturale, che in 25 edizioni ha appassionato turisti e residenti spinti dal desiderio di conoscere e valorizzare il patrimonio di un’intera regione.
Ma da oggi si comincia a cambiare prospettiva, visto che questa macchina organizzativa necessita di forze aggiuntive. Da qui la scelta di Imago Mundi di ufficializzare la nascita della Fondazione di Comunità di Patrimonio che avrà il nome di Monumenti Aperti, l’evento di punta di questa associazione attiva sul territorio. Questa decisione andrà dunque a rafforzare i legami con le istituzioni locali, non solo aggregando i principali attori attivi nelle principali realtà della Sardegna, ma anche di aggiungere nuove voci come quelle comunità che in questi anni avrebbero voluto partecipare a questo progetto.
I primi passi
La Fondazione sarà portata avanti da un Comitato che in questi giorni sta lavorando per trovare nuove associazioni tra la lunga lista di enti locali e istituzioni pubbliche e private della regione.
Una volta compiuto questo passaggio, il Comitato avrà la responsabilità di dare vita alla nuova Fondazione di Comunità, usando tutti gli strumenti professionali adottati da Imago Mundi in questi anni con Monumenti Aperti. Solo così sarà possibile sviluppare nuove idee in un nuovo progetto di valorizzazione del turismo in Sardegna, diventando un partner strategico per le prossime attività sostenute dalle associazioni che intoneranno partecipare all’intero programma. Un piccolo passo, per un futuro più grande.
Riccardo Lo Re