Muoversi fa bene, anche se lo si fa solo nel weekend
L’attività fisica, si sa, fa bene. È ormai appurato che muoversi regolarmente può prevenire e aiutare a gestire malattie cardiache, diabete e tumori, può ridurre i sintomi di ansia e depressione e migliorare il benessere generale. Per tutti, almeno tre certezze: anche muoversi poco è meglio di niente, se si aumenta la quantità di esercizio un po’ alla volta ci si fa del bene, meno si sta fermi e seduti e meglio è. A seconda delle età, invece, ecco le quantità di movimento raccomandate.
A fine 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità, al grido di “Every move counts” aveva presentato le nuove linee guida per l’attività fisica e la sedentarietà, sottolineando che il movimento, di qualunque tipo – è importante fare sport ma anche il movimento impiegato per spostarsi, lavorare o sbrigare le faccende domestiche, far giocare i bambini, curare il giardino, portare a spasso i cani - purché sicuro e commisurato alla persona, fa bene ad ogni età e in ogni condizione fisica.
Ma quanto bisogna muoversi per stare in salute? Ecco le quantità di movimento consigliate a seconda dell’età:
Bambini e ragazzi (5-17 anni)
I giovanissimi dovrebbero praticare almeno un’ora al giorno di attività fisica da moderata a intensa e almeno tre volte a settimana fare esercizio aerobico più intenso, per rafforzare muscolatura e scheletro.
Adulti (18-64 anni)
Almeno 150-300 minuti di attività aerobica moderata o almeno 75-150 minuti di attività intensa o una combinazione equilibrata fra le due nel corso della settimana. Meglio ancora, poi, se si riesce anche a praticare attività di potenziamento muscolare un paio di volte a settimana.
Da 65 anni in poi
Le persone più mature dovrebbero svolgere esercizio aerobico moderato per almeno 150-300 minuti o intenso per 75-150 minuti a settimana, eventualmente combinati. In più dovrebbero impegnarsi almeno un paio di volte a settimana in attività che rafforzano la muscolatura e migliorano l’equilibrio.
Sibilla Panfili