La ricostruzione in 3D di opere trafugate
Museo Nivola: nel seminario di chiusura di Tecnologie applicate alla valorizzazione di beni culturali, gestito dalla società cooperativa Lariso, si parla del corso e delle sue produzioni: da una parte la ricostruzione in 3D di opere trafugate della sede museale e dall’altra il tour virtuale, realizzato con le più moderne tecnologie.
Il corso di Tecnologie applicate alla promozione e valorizzazione di beni culturali, a cura di Lariso col patrocinio di Regione Sardegna, propone, nell’ambito dell’Avviso POR 2014-2020 L.22 del 23.07.2020, Lett.B, comma 3, art.11 di implementare l’occupazione per la costituzione dell’offerta di percorsi di qualificazione. «In questo percorso di Lariso, composto da esperti in moltissimi corsi di formazione, noi siamo partner, siamo una sorta di committenti, - precisa Luca Cheri dal consiglio direttivo del museo di Orani - interessante è stato capire l’aspetto procedurale, come ad esempio i corsisti sono partiti dalle foto per la ricostruzione degli oggetti.»
L’incontro del seminario di chiusura diviene l’occasione per la presentazione alla comunità del prodotto multimediale di promozione e valorizzazione del Museo Nivola realizzato dal gruppo allievi del percorso di qualifica: un Virtual tour del museo, arricchito da produzioni di fotogrammetria, da inserti di realtà aumentata e di modellazione 3D; inoltre viene presentata la ricostruzione virtuale, attraverso la modellazione 3D, di alcune opere di Nivola trafugate nel 2011. Partendo infatti dalle sole immagini fotografiche, gli allievi del corso le hanno riportate in in essere con l’ausilio di stampanti 3D.L’incontro si è svolto negli spazi del Museo Nivola il giorno 14 luglio.
In un programma fitto e articolato che ha visto l’avvio dell’evento con Marco Ziranu, sindaco di Orani, Giuliana Altea presidente di Fondazione Nivola, Silvio Obinu, presidente Lariso Cooperativa Sociale Onlus.
La proposta formativa attuata nell’ambito dell’Avviso viene dettagliata da Andrea Fiori di Lariso.
Il Progetto WBL, web based learning cioè una tecnologia di apprendimento anche detta educativa, realizzato presso il Museo Nivola, vede l’introduzione di Luca Cheri, direttore Museo Nivola.
Si è dato spazio, all’interno del seminario di chiusura, ai concreti prodotti del progetto: il tour virtuale del museo, arricchito da produzioni di fotogrammetria, da inserti di realtà aumentata e di modellazione 3D e alla
ricostruzione 3D di alcune opere trafugate di Costantino Nivola.
I partecipanti al Progetto, tra i tecnici per il rilievo 3D di beni culturali e ambientali, sono Bruno Manca, titolare Umbras360, docente e consulente del corso;
Massimiliano Carzedda, titolare Ecreative, docente e consulente del corso; Alessandro Lutzu di AILUN Nuoro.
Infine nelle riflessioni conclusive per Regione Sardegna, Assessorato Lavoro, Formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, tira le fila Agostino Cicalò, presidente Distretto Culturale del Nuorese.
Nel seminario di chiusura del corso, oltre a nuovi skill degli studenti, appaiono concrete anche le soddisfazioni degli addetti ai lavori:
«Un corso molto ben strutturato con docenti di altissimo livello - sostiene il presidente Luca Cheri - straordinariamente alti i livelli di qualità raggiunti dagli studenti e, come struttura museale, abbiamo acquisito un valore perché utilizzeremo i prodotti creati come strumento per ampliamento dell’offerta formativa; sia il tour virtuale che le ricostruzioni delle opere rubate in passato, utilissime non solo come testimonianze, ma anche come esperienza di approcci innovativi alle disabilità e non sto parlando solo di ipovedenti.»
Anna Maria Turra