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Nissan GT-R (X) 2050, l’auto del futuro si guida con la mente
29 Gennaio 2021

Nissan GT-R (X) 2050, l’auto del futuro si guida con la mente


Nissan GT-R (X) 2050, l’auto del futuro si guida con la mente


L’idea nasce dal designer Jb Choi dell’ArtCenter College. Un veicolo che diventa un tutt’uno con il corpo, steso come quando si è in moto



Prima di entrare nel merito di questa concept car rivoluzionaria, la Nissan GT-R (X) 2050, un piccolo salto verso i ruggenti anni 80. Dieci anni ricchi di episodi che hanno segnato la storia moderna: il successo della musica dance, del new wave, il consolidarsi dell’hip hop, e le scomparse di grandi volti della musica come John Lennon, Bon Scott (AC/DC) e Bob Marley. Ma nel campo automobilistico, che cosa offriva questo decennio ai suoi appassionati? Guardando all’Europa, l’Italia proponeva dei modelli che spaziavano dalla sportive Ferrari F40 e la Lamborghini Countach, alla compatta, ma non meno performante, Lancia Delta, che fece innamorare gli italiani nel momento in cui le ruote toccava l’asfalto e lo sterrato dei mondiali di Rally. La Germania, dal canto suo, affermava la propria leadership con la Serie 3, del marchio BMW, e l’Audi 4, davvero innovativa sia nella tecnica che nell’estetica. Gli anni 80’ sono speciali per quella trilogia, Ritorno al futuro, che non ha smesso di raccogliere consegno ancora oggi. Merito, oltre al cast e alla regia di Robert Zemeckis, di quell’auto che sì, possiamo dirlo con fermezza, proveniva da un’epoca futura: la DeLorean DMC-12.


Dopo questo viaggio nel tempo, si torna al 2020. Anno in cui un giovane designer, Jb Choi, ha deciso di realizzare una tesi su quella che è, secondo la sua visione, l’auto del futuro a metà del secondo millennio. La risposta è concentrata nella Nissan GT-R (X) 2050, un concept car che nasce dopo un lungo percorso accademico all’ArtCenter College of Design a Pasadena. Nel farlo, ha preso in mano un modello, la Nissan GT-R, e ci ha ricamato attorno un veicolo che possa essere guidato secondo le emozioni dell’utente, in una connessione fisica e psichica che ci riporta a quei classici della letteratura e del cinema di fantascienza, da Ready Player One a Neon Genesis Evangelion.



Leggere la parola esoscheletro parlando di auto fa impressione pensando all’anime, ma l’idea di Choi è di creare un sistema compatto e maneggevole, diversamente dagli Eva che erano robusti, ma poco elastici. «Gli esoscheletri  - afferma il designer - oggi rendono le persone più forti indossando delle strutture meccaniche. Ho cercato di adattare il più possibile le dimensioni del corpo di una persona, come se stesse indossando una macchina. Volevo creare una nuova forma di macchina che non è un veicolo da guidare, è lo spazio dove la macchina e l\'uomo diventano un organismo unico».


Il progetto è piaciuto ai membri di Nissan, a tal punto da ottenere una collaborazione con la Nissan Design America a La Jolla, in California. Da uno spunto per una tesi, quell’auto, con la sua forma equilibrata a x, ha cominciato a prendere davvero forma, seppur in un modello prototipo. La Nissan GT-R (X) 2050, è lunga 3 metri e alta 60 centimetri, non proprio il massimo per chi soffre di claustrofobia, ma l’ideale per chi vuole vivere un’esperienza di giuda immersiva. Il pilota dovrà stendersi in posizione prona, con entrambi gli arti estesi lungo le braccia dell’auto. Il casco e la tuta protettiva danno l’impressione di trovarsi in un momento all’altro nel software di Tron, uscito non a caso nel 1982.


Per Choi legare il cervello umano al computer restituirebbe delle prestazioni più alte rispetto alle auto a guida autonoma. Alla base della sua ipotesi è la forma del veicolo che, imitando quella umana, riesce a proteggere efficacemente il cervello, la parte più delicata del nostro corpo. Guardando alle caratteristiche tecniche, la Nissan GT-R (X) 2050 prende alcuni tratti della Nissan GT-R, dalla superficie spiritosa al design di questa auto sportiva. Il casco è stato creato per essere collocato in uno spazio connesso con un visore in realtà virtuale, dove un trasmettitore offrirà il sostegno necessario al cervello per elaborare i segnali digitali.


Ma per funzionare, deve essere maneggevole. Per questo prototipo sono previste delle ruote che consentano all’auto di girarsi a 360 gradi. La dinamicità non mancherà alla Nissan GT-R (X) 2050, con un ala che aumenti la forza aerodinamica quando è attivata. Sarà pure una concept car, ma il desiderio di provarla spingerà molti a trovare un modo per avanzare al 2050. Purtroppo, il teletrasporto è ancora un’esclusiva della finzione. (Riccardo Lo Re)


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