Noi camminiamo in Sardegna 2023: 800 chilometri di itinerari da scoprire
800 chilometri. 15 percorsi. 500 persone pronte a partire. Sono questi i numeri della seconda edizione di \"Noi camminiamo in Sardegna\", un progetto nato con il sostegno dell’Assessorato regionale del Turismo allo scopo di promuovere le bellezze dell’isola. In questi ultimi anni si è dato molta importanza al viaggio. Non tanto come strumento per raggiungere un determinato luogo, bensì come parte integrante dell’esperienza stessa dell’uomo. Non è solo la meta l’unico aspetto interessante di un percorso come dimostra la crescita di richiesta di turismo lento e sostenibile.
Il 2 ottobre comincia infatti la seconda edizione di \"Noi camminiamo in Sardegna\", un programma in collaborazione con Terre di mezzo editore e Gist. Questo progetto vuole essere «un modello di turismo esperienziale, nel quale i cammini, le destinazioni di pellegrinaggio e i borghi, accompagnati dall’ospitalità, rappresentano una nuova proposta turistica unitaria, orientata ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare», usando le parole dell’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa.
Il progetto comprende tra le varie iniziative ben otto itinerari lungo i Cammini: Cammino minerario di Santa Barbara (da Nuxis a Tratalias); Cammino di San Giorgio Vescovo in Sardegna (da Osini al Santuario di Suelli); Cammino di Santu Jacu (da Nugheddu Santa Vittoria a Ittireddu); Cammino di Sant’Efisio (da Cagliari a Nora, luogo del Martirio); Cammino 100 Torri (da Villasimius a Orosei); Cammino La via dei Santuari (da Biru ‘e Concas , Sorgono, a Nostra di Gonare, Orani-Sarule); Percorso francescano in Sardegna (da Cagliari a Laconi); Percorso ‘Studenti in cammino’ (progetto pilota) su Cammino minerario di Santa Barbara. Da non perdere inoltre i sette itinerari nelle Destinazioni di pellegrinaggio: Borutta (Monastero San Pietro di Sorres); Dorgali (sulle orme della beata Maria Gabriella Sagheddu); Galtellì (dal borgo di Grazia Deledda al Monte del Cristo miracoloso); Gesturi, Genoni e Laconi (la via francescana in Sardegna); Orgosolo (i luoghi della beata Antonia Mesina); Luogosanto (dalla Chiesa dell’Eremita alla Porta Santa della Gallura); Sant’Antioco (sulle tracce del martire Antioco).
«È un’iniziativa che attraverserà i territori di settantadue Comuni per 800 chilometri complessivi, al quale prenderanno parte circa 500 persone, tra cui settanta tra giornalisti e videoreporter specializzati, oltre a camminatori, guide e accompagnatori – ha aggiunto l’assessore Chessa – Il progetto pone al centro della sua strategia temi come la sostenibilità, lo spopolamento, il presidio del territorio, che intende diversificare l’offerta e punta alla destagionalizzazione. Proponiamo un modello originale ed efficace per sperimentare e definire il livello di fruibilità dei cammini e degli itinerari spirituali, così da poterli promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale».
Riccardo Lo Re