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Nominata la prima direttrice della Fondazione Mont’e Prama
15 Settembre 2022

Nominata la prima direttrice della Fondazione Mont’e Prama


È uno dei luoghi più preziosi della Sardegna. Scrigno dei tesori di un passato lontano che, grazie alla conservazione di territori incontaminati, ha viaggiato nel tempo per svelarsi e farsi ammirare. Le statue dei Giganti del Museo Civico, lantica città di Tharros, lipogeo di San Salvatore e la Torre Spagnola di San Giovanni. Cabras è la capitale dellarcheologia in Sardegna capace di attirare lattenzione scientifica e la curiosità di ricercatori e studiosi provenienti da tutte le parti del mondo. Con scavi che ancor oggi portano alla luce reperti dal valore inestimabile. Al fine di tutelare questo patrimonio è nata la Fondazione Monte Prama che continua a crescere e ad essere supportata da tutti gli enti istituzionali preposti. Di qualche giorno fa è la nomina del primo direttore della Fondazione. Si tratta di Nadia Canu, 44enne, laureata in Conservazione dei Beni Culturali allUniversità degli Studi di Sassari, che da dieci anni si occupa del patrimonio archeologico della Sardegna come Funzionaria archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha ufficializzato la nomina dopo le audizioni della terna di candidati, che si sono tenute nella sala Paesaggio del Museo civico di Cabras.



Lavviso per la selezione del direttore era stato pubblicato a novembre. Unapposita commissione ad aprile scorso aveva formulato la terna di candidati idonei fra tutti coloro che avevano partecipato al bando. La nomina della nuova direttrice arriva a conclusione del processo di consegna definitivo dei beni archeologici presenti a Cabras da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna e della Direzione Regionale Musei e del Museo archeologico nazionale di Cagliari. «Ringrazio per la fiducia accordata e accolgo questa nomina come una straordinaria opportunità - ha spiegato la nuova direttrice -, uno stimolo per mettere a frutto un bagaglio di esperienze e conoscenze maturate in tanti anni di lavoro spesi sul campo per la cura del patrimonio culturale, ma anche per la sua condivisione con le comunità. Dedico un pensiero a Antonietta Boninu, donna dalla tempra eccezionale, a Carlo Tronchetti e tutti coloro che hanno lavorato su Monte Prama: ci impegneremo perché limmane lavoro sia messo a frutto e le ricerche nel sito riprendano in maniera strutturale, affiancate alla ripresa del restauro. Lobiettivo per cui sento di poter concentrare ogni energia è quello di lavorare su quanto tracciato e al coronamento dellambizioso progetto: il primo obiettivo allorizzonte è restituire finalmente l\'intero complesso scultoreo al territorio di origine». E grande soddisfazione per la nomina è stata espressa anche dal presidente della Fonazione Anthony Muroni: «A nome dellintero Consiglio di Amministrazione porgo i migliori auguri di buon lavoro alla nuova direttrice, che è stata scelta in virtù di un progetto di modello organizzativo che bene ci è parso sposarsi con i programmi già avviati in questo primo anno e con gli obiettivi per il futuro immediato – ha affermato il presidente della Fondazione Anthony Muroni -. Nei mesi che hanno preceduto il suo arrivo la Fondazione si è mossa per avviare un percorso di valorizzazione e sviluppo che ora potrà procedere anche grazie al suo prezioso contributo nella gestione, nel coordinamento e nella supervisione interna. Siamo fiduciosi in una proficua collaborazione per la crescita di un organismo prezioso per il territorio del Sinis. Voglio complimentarmi con la commissione che ha svolto la selezione preliminare: ci hanno messo a disposizione una terna di alto profilo. È certo che Zucca e Sirena rappresentano una risorsa sulla quale la Fondazione investirà in altra forma».



Davide Mosca


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