NOMOS Club automatico: colore, tradizione e innovazione
Nel suo libro La volpe e l’uva, Roberto Gervaso scrisse che «c\'è modestia solo senza ambizione». Possibile, ma ci sono casi nei quali questa massima non è affatto vera. Accade anche nel mondo dell’orologeria, dove esistono marchi che professano modestia ma che alla fine, grazie alle loro creazioni di altissimo livello, occupano a buon diritto un posto tra realtà ben più grandi, celebri e strutturate. Un esempio? NOMOS Glashütte.
Perché accostiamo la manifattura tedesca al concetto di modestia? Intanto per la comunicazione e le strategie di marketing non invasive ma sempre improntate alla leggerezza, alla piacevolezza, all’educazione. Poi perché, pur nella sua relativa giovinezza (è stata fondata nel 1990), ha saputo darsi una struttura industrialmente completa che concepisce e realizza l’orologio dal design al movimento. Il tutto senza clamore.
La forma e la sostanza di NOMOS Glashütte
Design e movimenti sono dunque i due aspetti chiave su cui fondano la propria forza e la propria riconoscibilità gli orologi di NOMOS Glashütte. Da un lato, il marchio può vantare calibri automatici e manuali di manifattura, frutto dello sviluppo ingegneristico e industriale dell’azienda, oltre che del fatto di avere sede nella valle storicamente più importante per l’orologeria tedesca - non lontano da Dresda -, dove si trovano anche marchi come A. Lange & Söhne e Glashütte Original.
Dall’altro, è apprezzato dagli appassionati anche per il suo design minimalista che richiama la lezione del Bauhaus, da sempre fonte di ispirazione per i creativi di NOMOS Glashütte, i quali disegnano gli orologi nel Berlinerblau Studio di Berlino, l’agenzia creativa interna dell’azienda.
Il nuovo Club automatico in edizione limitata
Uno degli esempi più recenti della sinergia tra design e meccanica, tra forma e sostanza verrebbe da dire, è una nuova edizione limitata del Club automatico, creata per celebrare il 175esimo anniversario della tradizione orologiera nella valle di Glashütte. Nei mesi scorsi, la manifattura aveva rilasciato altri modelli celebrativi “175 Years Watchmaking Glashütte”, nelle collezioni Ludwig, dalle linee più classiche, e Lambda, con un look sofisticato.
Con il Club, invece, NOMOS Glashütte parla decisamente alla parte sportiva e giovane della propria clientela. Il marchio ha realizzato questi orologi pensando alle nuove generazioni, destinate a indossarli per decenni. Durevoli e robusti, sono impermeabili fino a 20 atmosfere e amano gli sport all\'aperto, anche quelli acquatici, ma si adattano altrettanto bene alle situazioni formali.
Il Club celebrativo è stato realizzato con i quadranti in tre nuovi colori, ciascuno in produzione limitata di 175 pezzi: onice, navy e verde oliva. La lavorazione galvanizzata del quadrante contrasta con quella a côtes circulaires del contatore dei piccoli secondi. Indici, numeri e lancette sono generosamente ricoperti di materiale fotoluminescente che facilita la lettura delle ore al buio.
La cassa da 40 mm di diametro è in acciaio lucido e le anse relativamente corte, insieme alla dimensione contenuta della stessa, favoriscono la vestibilità dell’orologio, sormontato da un vetro zaffiro bombato.
Una meccanica di eccellenza
Tutto questo è design. Per la meccanica, bisogna dare un’occhiata all’interno della cassa, anche senza aprirla: il fondello in vetro zaffiro consente infatti di vedere all’opera il movimento di manifattura NOMOS DUW 5001, il primo calibro automatico prodotto da NOMOS Glashütte. Offre una riserva di carica fino a 43 ore ed è dotato dello scappamento proprietario Swing-System, che è insieme cuore e cervello dell’orologio meccanico, il componente che gli “dà il tempo”.
Realizzato internamente da NOMOS Glashütte, lo Swing-System è un esempio di quella modestia di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo. Senza clamore, l’azienda ha investito in ricerca e sviluppo, supportata dal dipartimento di Meccanica dell’Università di Dresda, per creare il proprio scappamento, con l’obiettivo di affrancarsi dalla fornitura dell’azienda svizzera dalla quale dipendeva per questo tipo di componente.
Presentato a Baselworld nel 2014 in un orologio Metro, lo Swing-System è stato da allora il simbolo di ciò che NOMOS Glashütte, insieme a poche altre aziende orologiere del mondo, era in grado di realizzare: uno scappamento proprietario, prodotto in serie.
Spazio alla comodità
Ciascuno di questi nuovi modelli in edizione limitata è abbinato a un cinturino o a un bracciale differente. Tessuti grigio chiaro per la versione verde oliva, tessuto blu-nero per quella navy, mentre il Club automatico con quadrante color onice è dotato del bracciale in metallo NOMOS Sport, che con la sua lavorazione satinata contrasta bene con il lucido della cassa, oltre a essere molto comodo.
Come amano dire in azienda, «la realizzazione di orologi richiede tempo e pazienza. E un caffè di tanto in tanto». Anche questa è modestia, oltre che un approccio corretto all’arte dell’orologeria. Senza fretta, con i tempi giusti, si creano oggetti destinati a durare almeno quanto il tempo che saranno destinati a misurare.
Davide Passoni