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Non solo la destinazione Costa Smeralda: le opere di Luigi Vietti a Milano
30 Settembre 2023

Non solo la destinazione Costa Smeralda: le opere di Luigi Vietti a Milano


Oltre a Porto Cervo, Roma, Cortina e Venezia, anche Milano vanta di avere delle opere architettoniche di inestimabile valore firmate da Luigi Vietti, di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita. Appena si pensa alla sua figura di ingegnere, archotetto e urbanista dalla lunga carriera e dai tanti riconoscimenti, viene subito in mente la destinazione Costa Smeralda. È stato lui, infatti, l’ideatore di alcuni dei luoghi simbolo di Porto Cervo, dagli hotel Pitrizza e Cervo al complesso della Dolce Sposa e molte residenze sontuose, come La Cerbiatta. Per non parlare del fatto che il villaggio di Porto Cervo porta la sua firma inconfondibile grazie all’uso di materiali pregiati, a una scelta delle forme e alla gestione sapiente degli spazi che lasciano alla natura tutta la possibilità di esprimersi. Grazie al suo estro furono create le ceramiche della Cerasarda con decorazioni che continuano ancora oggi a caratterizzare molti degli ambienti della Costa.



Luigi Vietti a Milano


L’architettura del secondo Dopoguerra è stata recentemente al centro di un lungo tour organizzato  dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano. L’occasione è stato l\'anniversario della legge del 1923 che regolamentò la professione di architetto. Cento anni tutti da scoprire grazie ai lavori degli esponenti che più hanno lasciato il segno nella città milanese. Dieci eventi interamente dedicati a ciascun decennio mostrando le evoluzioni a livello architettonico intorno alla metropoli. A luglio, l’architetto Luigi Vietti è stato al centro del quarto appuntamento del progetto incentrato sugli anni Cinquanta e curato da Leonardo Chironi e Stefano Passamonti. Si è passati dalla visita al Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano all’itinerario vero e proprio con tappa di fronte ad alcune delle opere più rappresentative dei due autori. In questi tredici edifici si sono visti tutti i tratti caratteristici dell’estetica dei due architetti presi in esame.



Lo stile razionalista di Vietti


Lo stile di Vietti si nota anche a Milano dato che ha sempre cercato un equilibrio tra sperimentazione, ricerca, innovazione e rispetto dell’ambiente circostante. Vietti, con un approccio postideologico e trasversale, espone su un piano ancora più sofisticato il gusto borghese attraverso edifici e arredi che, attraverso figure, materiali e un lessico differente rispetto agli altri colleghi, entrano in stretta relazione con il paesaggio meneghino senza rinunciare alla propria autonomia. La poetica spontanea di Vietti, esponente del razionalismo architettonico sempre alla ricerca di nuove suggestioni, traspare da luoghi capaci di trasmettere comfort grazie a spazi ampi e luminosi, come si vede nei vari complessi residenziali in piazza Paolo VI o nel Grattacielo Piaggio Marsano (Torre e Complesso Vespa) in corso Sempione, che spicca per i suoi su 62 metri d’altezza.


Il tutto si è concluso con una tavola rotonda in cui si sono confrontati esperti del calibro di Leonardo Chironi e Stefano Passamonti, Alessandro Colombo, Simona Galateo, Angelo Lunati, Marialisa Santi, Valter Scelsi, Guido Tesio, Patricia Viel, e una mostra dedicata a Anna Castelli Ferrieri, Luigi Mattioni e Luigi Vietti andata in scena dal 30 giugno al 14 luglio. Per la gioia dei milanesi.


Francesco Tivoli

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