Nudo, un rosé sardo nell’Olimpo provenzale
Un diamante per Nudo. Il vino rosato nato da uve cannonau della cantina Siddùra di Luogosanto è stato l’unico rosé sardo ad aver conquistato la medaglia di diamante al concorso International Wines Guide Competition di Monaco.
Si tratta della più importante e ambita platea specializzata che seleziona e premia i migliori vini rosati sul mercato. Un riconoscimento importante e prestigioso per la cantina gallurese, che è stato assegnato da una commissione di esperti che ha selezionato, tra i tantissimi vini in concorso, le ambite medaglie di diamante.
Un premio attribuito solo a due tra i vini italiani in concorso, che hanno sfidato la grande tradizione del rosé francese. «È la prima volta che un vino sardo taglia questo importante traguardo insieme ai vini dell’Olimpo provenzale, distinguendosi con la conquista di un premio, la medaglia di diamante, di grandissimo livello. Questo premio regala a Nudo e a tutta la Sardegna la definitiva consacrazione del modello che è stato definito sardo-provenzale. La qualità di Nudo si coglie da una diversa espressione della qualità di vinificazione, diamante grezzo che nasce da uve cannonau. Siddùra dimostra che si possono ottenere dei grandi vini da un grande vitigno autoctono come il Cannonau e in una grande terra come quella della Gallura» spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato di Siddùra.
Il rosato di Siddùra aveva fatto il suo esordio ufficiale appena due anni fa, nell’edizione del Vinitaly 2018, nell’International wine & spirits exhibition, il più grande salone al mondo per metri quadrati e presenze estere dedicato al settore del vino e dei distillati.
Giandomenico Mele