Nuraghe Izzana, il sito immenso di Tempio Pausania
La prima magia avviene nel momento in cui si arriva in questa valle, dove la luna ha pensato di dover lasciare i suoi colori sulla Terra. Il granito di queste rocce si intervalla di continuo con una macchia mediterranea che è riuscita a fermare il tempo. La natura della Piana dei Grandi Sassi cerca di tenere quel segreto ben stretto, gelosa (come giusto che sia) del suo patrimonio. Ma l’ambiente è capace di essere allo stesso tempo generosa quando si tratta di restituire tutto questo allo sguardo di ognuno di noi. Un’emozione che si può provare nel momento in cui si passeggia lungo il confine tra Tempio Pausania e Aggius, fino a quando non capiterà di trovarsi di fronte al nuraghe Izzana, una bellezza da togliere il fiato. La Sardegna è del resto una terra così variegata che ogni sua parte sa lasciare un segno indelebile nei ricordi. Con i suoi saliscendi e i suoi paesaggi in continua evoluzione, circondati dalle sfumature e dai profumi della Gallura.
Le caratteristiche del nuraghe
Appena arrivati si vedrà tutta la maestosità della Valle della Luna. Stratificata dagli elementi ma compatta come un’opera d’arte. Acqua, terra e aria sono riusciti a creare la loro scultura ideale, scalfendo in superficie fino a creare delle forme che ancora oggi sono presenti in tutta l’area, fino alle grotte. A questi si sono aggiunti i lavori dell’uomo; piccoli monumenti solidi come il terreno su cui sono appoggiati.
Il Nuraghe Izzana è un edificio immenso che somiglia per certi versi a un altro grande sito archeologico gallurese, il nuraghe Majori. La ragione sta soprattutto in alcune peculiarità che sono riconducibili al periodo che va dalla fine del Bronzo antico all’inizio Bronzo finale.
L’edificio, con una pianta a forma triangolare, possiede infatti le classiche caratteristiche dei nuraghi ‘a corridoio’, con delle camere laterali connesse attraverso dei passaggi interni. Per accedervi esistono in questo caso molte soluzioni. Due, per la precisione. Una si trova a sud-est, che porta verso un androne direttamente collegata alla camera centrale. La seconda è collocata invece a sud-ovest, con un lungo corridoio a copertura angolare che conduce direttamente sulla stanza della torre, che in questo caso ha la forma cosiddetta a tholos. Questa struttura labirintica ha portato alcuni esperti a considerarlo come un ‘nuraghe-trappola’, realizzato per mettere in seria difficoltà gli avversari. Eppure queste differenze, dalla tecnica di costruzione fino alla forma particolare della pianta rendono Nuraghe Izzana un pezzo davvero unico in Gallura. Il sito così costruito da l’impressione che sia il risultato di molti interventi avvenuti negli anni. Un segno che il tempo e le civiltà hanno laicato sulla pietra, fino ai giorni nostri.
Riccardo Lo Re