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20 Maggio 2019

Nuraghe La Prisgiona, viaggio ai confini della storia


Li trovi immersi nel verde scuro della macchia mediterranea. Sono gli antichi testimoni di un lontano passato fatto di grande ingegno e indiscusso splendore. I visitatori rimangono ogni volta colpiti quando si imbattono in questi magnifici monumenti che hanno resistito allo scorrere dei millenni. L’intero territorio di Arzachena è ricco di storia.



Ed è la civiltà nuragica la protagonista assoluta di questo affascinante viaggio nel tempo. A pochi chilometri dalle spiagge della Costa Smeralda si trovano alcuni dei siti archeologici più importanti della Gallura e dell’intera Sardegna. Come per esempio il complesso nuragico La Prisgiona, in località Capichera, che fu abitato dal XIV al VIII secolo avanti Cristo.



È qui che si può ammirare un imponente nuraghe con una torre centrale e altre due laterali, mentre tutto attorno, al di là del bastione, sorge un ampio villaggio di capanne ancora oggi ben conservato e in gran parte visitabile. A poca distanza dal complesso La Prisgiona svetta invece la tomba dei giganti Coddu ‘Ecchju, risalente all’età del bronzo, un monumento che rappresenta un magnifico esempio di architettura funeraria nuragica. Si tratta di uno dei simboli indiscussi del territorio di Arzachena e una delle tombe dei giganti meglio conservate dell’isola. Il monumento è composto da un corridoio funerario e da un semicerchio formato da una serie di lastre di granito, con al centro una grande e decorata stele alta 4 metri.



Nel territorio di Arzachena si possono inoltre ammirare altre due tombe dei giganti: quella di Li Lolghi, anche questa molto ben conservata, e la tomba Moru.



Particolarmente suggestivo è poi il nuraghe Albucciu, un imponente monumento molto apprezzato dai visitatori di tutto il mondo. Invece per quanto riguarda gli edifici di culto non si può non fare un salto al tempietto nuragico di Malchittu, una struttura in pietra decisamente originale nel suo genere.



E sempre nella zona di Arzachena ci si può imbattere anche in un sito molto più antico dei nuraghi e delle tombe dei giganti. Si tratta della necropoli Li Muri, costruita 6000 anni fa durante la fase del neolitico: rappresenta una delle più antiche testimonianze del megalitismo europeo occidentale ed è formata da diversi circoli delimitati da decine di lastre di pietra. I siti archeologici di Arzachena sono tutti accessibili e visitabili.



La gestione dei monumenti è affidata alla Geseco, società in-house del Comune di Arzachena. Il costo dei biglietti di ingresso varia a seconda dei pacchetti e del numero dei siti che si intende visitare.



Inoltre anche quest’anno il Comune ha messo in campo un efficiente e fondamentale servizio navetta gratuito diretto ai siti archeologici, attivo da aprile a settembre. Il servizio, non a caso chiamato “La via delle pietre”, è rivolto sia ai residenti che ai turisti. Le navette collegano Arzachena e Cannigione con il villaggio nuragico La Prisgiona. In più è prevista una tappa alla vicina tomba dei giganti di Coddu ‘Ecchju e un’altra al museo di ricostruzione storica Labenur, nella vecchia stazione ferroviaria di Arzachena, costruita nel 1929. Chi aderisce del servizio fruisce anche di prezzi agevolati per l’ingresso ai siti archeologici previsti dal tour.


Dario Budroni

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