Olbia, il tonno più buono d’Italia è quello di As do Mar
Altroconsumo non ha dubbi. Il tonno più buono d’Italia è quello prodotto a Olbia dalla As do Mar, che anni fa aveva dato nuovo slancio alla lunga tradizione avviata in passato dalla Palmera. L’associazione dei consumatori, per quanto riguarda la classifica 2021, ha infatti conferito la medaglia d’oro alla As Do Mar per il trancio di tonno intero e quella d’argento per il tonno all’olio d’oliva.
Una gran bella soddisfazione, insomma, che la dice lunga sul livello di eccellenza che la As do Mar, impresa modello con sede nella zona industriale di Olbia, è riuscita a raggiungere negli anni. «Altroconsumo, che opera a difesa dei consumatori, ha controllato 24 marchi di tonno in scatola, analizzando la completezza delle informazioni sull’etichetta, le caratteristiche organolettiche (sapore, odore, aspetto, consistenza) e la sicurezza (freschezza della materia prima, contaminazione da metalli, presenza di istamina). As do Mar precede, nella classifica della qualità, marchi noti come Rio Mare, Nostromo, Consorcio» spiegano dal Cipnes Gallura, come si legge sulla pagina Facebook del consorzio industriale.
La classifica di Altroconsumo premia dunque la qualità del prodotto che arriva nelle tavole degli italiani e non solo. Ma sono anche altri i motivi che confermano l’eccellenza dell’impresa. «Per l’azienda di Olbia - una delle storiche imprese del distretto produttivo consortile del Cipnes Gallura - è un grande risultato – continuano dal Cipnes Gallura -.
Ma non l’unico. Il bilancio del 2020 di Generale Conserve spa (la società del marchio As do Mar) è stato infatti eccezionale. Come abbiamo potuto verificare grazie al servizio fornitoci da Cerved, il 2020 si è chiuso con un’impennata del valore della produzione, arrivata a 144,8 milioni (+14,7% sul 2019). L’utile è stato di 4,5 milioni (1,5 milioni nel 2019) con un Ebitda pari a 10,4 milioni (5,4 milioni nel 2019). Attiva in uno dei settori strategici dell’economia della Gallura, quello alimentare, Generale Conserve si consolida come la prima azienda di Olbia anche per il numero degli occupati, oltre 360 a fine 2020».
Dario Budroni
Foto dal sito ufficiale