Soddisfazione di One Ocean Foundation per l’accordo raggiunto a Dubai
L’accordo sul clima raggiunto nel corso di Cop28 a Dubai è stato definito epocale. Si tratta come riportato da One Ocean Foundation dell’”inizio della fine“dell’era dei combustibili fossili. Grande la soddisfazione dei vertici della fondazione che dal 2017 si occupa di tutela del mare e di sensibilizzazione delle grandi industrie spesso responsabili dell’inquinamento marino. OOF nasce a Porto Cervo grazie all’impulso dello Yacht Club Costa Smeralda per celebrare i 50 anni dalla nascita del prestigioso club velico voluto dal principe Aga Khan. In pochi anni la fondazione è riuscita a portare a termine numerosi progetti e attività, fino alla firma del Dubai Ocean Declaration. Il documento chiede ai leader mondiali di riconoscere l’importanza dell’oceano per il clima e di sostenere gli sforzi per espandere e migliorare le osservazioni oceaniche in tutto il mondo, compresa l’espansione della copertura nelle regioni sotto-osservate. Nello specifico sottolinea la necessità di preservare l’oceano attraverso la scienza e le osservazioni fondamentali per comprendere i cambiamenti climatici globali in corso.
La nota positiva rilevata da quest’accordo riguarda proprio la presenza della tematica Oceano che nelle precedente decisioni non era nemmeno presa in considerazione. Ora, oltre alla presenza di un padiglione dedicato all\'oceano, il tema della salvaguardia e della conservazione degli ecosistemi marini e costieri fa parte dell\'accordo finale, che sottolinea l\'importanza delle azioni di mitigazione basate sull\'oceano, esortando tutte le Parti a intensificare gli sforzi.
Grande la soddisfazione di One Ocean anche per l’unità di intenti sull’abbandono progressivo dei combustibili fossili: «Quasi duecento Paesi hanno raggiunto un accordo che per la prima volta esorta tutte le nazioni ad abbandonare i combustibili fossili per mitigare gli impatti più gravi del cambiamento climatico, rappresentando \"l\'inizio della fine\" per tali fonti di energia. Il #Global Stocktake è il risultato principale della COP28, che racchiude tutti gli elementi negoziati. Lungi dall\'essere perfetto a causa dell\'annacquamento di alcuni elementi chiave, esso ha però il potenziale di mettere i Paesi in condizione di sviluppare piani d\'azione per il clima più solidi». Kilaparti Ramakrishna del Woods Hole Oceanographic Institution parte del board do One Ocean Foundation ha dichiarato: «Se non poniamo fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili e non iniziamo a rimuovere dall\'atmosfera il carbonio causato dalle attività umane, l\'oceano non potrà continuare a proteggerci dalla crisi climatica. L\'oceano può aiutarci nella ricerca di soluzioni, ma solo se poniamo fine al nostro assalto ad esso e al resto del pianeta».
Davide Mosca