Osterie d’Italia di Slow Food, sette chiocciole assegnate alla Sardegna
Mai fare i conti senza l\'oste. Frase spesso utilizzata rivolgendosi a chi è abituato a prendere decisioni affrettate senza tenere conto delle conseguenze e delle opinioni dell’altro. Ecco, di certo non è il caso di Slow Food, che basa la sua forza sulla qualità e l’approfondimento delle principali realtà gastronomiche locali che in alcune zone d’Italia sono il cuore pulsante della tradizione nostrana. Ci sono posti infatti dove vige la legge della convivialità e della condivisione del momento. Luoghi, come in Sardegna, dove sono stati preservati usi e consumi di un tempo.
Tutto questo è racchiuso in un volume giunto alla sua trentaquattresima edizione. Osterie d’Italia è la guida di Slow Food che punta a raccontare la ristorazione partendo dalle piccole cose. Per il “sussidiario del mangiarbere all\'italiana\" sono stati segnalati 1.752 locali. Numeri di una certa importanza che sono stati esposti nel corso della presentazione che si è svolta al teatro Elfo Puccini di Milano. Da segnalare inoltre le 163 new entry come l\'Antica trattoria del gallo di Gaggiano (Milano) che si è aggiudicato il premio Miglior novità.
Osterie d\'Italia, Le chiocciole in Sardegna
Quest’anno le chiocciole, il riconoscimento che Slow Food assegna ai principali locali italiani, sono 311.
Nel caso della Sardegna sono sette le osterie che hanno ottenuto il riconoscimento, grazie alla loro proposta gastronomica e non solo. Al centro della valutazione degli esperti ci sono anche l\'ambiente, la cucina e l\'accoglienza.
Tre elementi che fanno parte della cultura sarda come hanno avuto modo di dimostrare La Locanda dei Buoni e Cattivi a Cagliari, Su Recreu a Ittiri, Il Rifugio a Nuoro, Letizia a Nuxis e La Rosa dei Venti a Sennariolo.
Una chiocciola a testa per Abbamele a Mamoiada, osteria apprezzata anche per la carta dei vini, e Ada a San Sperate, che riconferma per il secondo anno il premio speciale \"Bere Bene\".
Sei inivece i nuovi ingressi nella guida: Mabrouk ad Alghero; Margherita ad Arborea; Leopardi a Cabras; Transumanza a Cagliari; Osteria del Borgo a Tempio Pausania e Alduccio al Panificio a Bosa, che si aggiudica anche il premio speciale \"Bere Bene\".
«Il vero presidio dell\'alimentazione del nostro Paese siete voi - ha affermato il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, rivolgendosi alla platea di osti e ostesse -. Quelli a cui l\'Italia deve riconoscere di aver conservato il suo patrimonio gastronomico».
Riccardo Lo Re