Performance di creazione sonora, l’ultimo appuntamento all\'EXMA
Poche battute alla conclusione della mostra Non puoi uccidere il tempo col cuore in programma fino al 22 maggio all\'EXMA - Exhibiting and Moving Arts. A Cagliari, grazie al supporto del Consorzio Camù e della curatrice Sonia Borsato, si è vista la forza che si cela dietro a un’opera artistica, grazie alle diverse interpretazioni dei suoi autori come Silvia Mei, Narcisa Monni, Veronica Paretta, Vincenzo Pattusi, Paolo Pibi e Giuliano Sale. L’esposizione è tuttavia molto di più di una esperienza visiva. Sabato 14 maggio, alle 18, si è infatti tenuto il terzo e ultimo appuntamento delle Performance di creazione sonora dal titolo Prove di contemporaneo III. Un evento, a cura di Alessandro Milia, previsto all’interno del Centro comunale di Via San Lucifero dove sarà il batterista, percussionista e ricercatore timbrico Giacomo Salis a deliziare il pubblico con le sue creazioni di assoluta originalità.
L’evento
Quando la musica entra a contatto con l’arte, vengono fuori dei risultati sorprendenti dal momento che l’immaginazione entra in campo solleticando tutti i nostri senti. È quello che infatti è accaduto durante questi ciclo di appuntamenti in cui tutto alla fine interagisce con la nostra percezione dello spazio. Nella sala delle Volte, all’interno di questo open space, Solo Performance ha saputo come far legare insieme le percussioni con l’intera mostra grazie all’uso di dispositivi elettronici. Un modo per vedere come tutte le influenze possono mutare o addirittura rivoluzionare il nostro sguardo.
Dopo la performance di creazione sonora, Non puoi uccidere il tempo col cuore, si potrà visitare fino agli ultimi giorni di maggio. Un ultimo giro di orologio con Silvia Mei, Narcisa Monni, Veronica Paretta, Vincenzo Pattusi, Paolo Pibi e Giuliano Sale prima della conclusione prevista per il 22. La mostra è un viaggio di un’intera generazione artistica, nata tra la fine degli anni 70 e l’inizio 80. Un gruppo che non si è fermato in un unico luogo, ma che ha scelto di muoversi al fine di conoscere il mondo insieme alle sue mille sfumature. Tutto questo senza rinunciare alle origini e a quelle radici che si conservano nel loro tratto originale, cercando di completare un percorso di crescita personale e allo stesso tempo professionale. Ogni opera d’arte è unica nella sua complessità, ma messe insieme restituiscono un ritratto completo che può essere vissuto appieno legandosi a questi lavori.
Riccardo Lo Re