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Via libera al piano regolatore per il rilancio della marina di Cannigione
5 Febbraio 2024

Via libera al piano regolatore per il rilancio della marina di Cannigione


Il Comune di Arzachena ha annunciato un piano regolatore per programmare e organizzare spazi e attività nell’intera area della marina di Cannigione. Un progetto di ampio respiro che mira a valorizzare lo scalo portuale in ogni suo aspetto. La marina è inserita tra le aree strategiche già individuate dalla Regione Sardegna fin dal 1983. Una zona che, sulla base delle linee guida regionali, sarà al centro un programma di sviluppo di lungo periodo.


Si tratta di un’iniziativa congiunta promossa dall’assessore all’Urbanistica e pianificazione territoriale, Alessandro Malu, e dall’assessore alla Portualità, Alessandro Careddu. Il Piano regolatore portuale (PRP), elaborato e adottato dal Comune, andrà a disciplinare le attività legate al turismo, al trasporto di passeggeri e merci, alla pesca, alla cantieristica, alle attività produttive e ai servizi.


Con il PRP, l’assessorato all’Urbanistica, Pianificazione territoriale e Demanio na deciso di puntare su un percorso ben definito valorizzando le peculiarità e le caratteristiche del territorio come già si è dimostrato con l’adozione del PUL e l’avvio della sua variante, e con l’imminente approvazione del PUC.


«Con il Piano regolatore portuale definiamo, innanzitutto, i confini dell’area marina, che va dalla banchina della spiaggia di Cannigione fino allo stagno di Saloni e alla foce del rio San Giovanni - affermano dall’Amministrazione comunale –. Nell’atto di indirizzo approvato poniamo le basi per la prima fase dell’elaborazione. Da qui seguiranno tavoli tecnici di pianificazione con la Regione per entrare nei dettagli della gestione delle specifiche attività connesse. I benefici che derivano da questo documento sono concreti ed elevano lo status della nostra struttura portuale, che si presenta ai diportisti e ai portatori di interesse come un asset territoriale organizzato e produttivo, dotato di maggiori servizi e capace di attrarre importanti movimenti di imbarcazioni. Inoltre, in vista della eventuale riassegnazione delle concessioni demaniali, con questo strumento abbiamo la possibilità di garantire comunque i servizi indispensabili per la fruizione del porto».


Riccardo Lo Re


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