«Porto Cervo è la mia fonte di ispirazione»
Vederla a Porto Cervo è normale. Silvana Giacobini è una Consorziata, amante di questa terra meravigliosa e la sua casa in Costa Smeralda è crocevia di grandi personaggi, amici e amiche che la adorano per le sue qualità umane e professionali assolutamente rare e straordinarie. Da oltre 40 anni è una delle firme di maggiore prestigio delle cronache rosa del Belpaese.
Quando è arrivata in Costa Smeralda e perché questa scelta per la casa delle vacanze?
L’ho scoperta grazie ad alcuni viaggi effettuati alla ricerca di un bel mare e di spiagge suggestive, ma è capitato di venire in Gallura anche per lavoro quando, agli inizi della carriera giornalistica, la Rai mi inviò proprio in Costa Smeralda per realizzare un servizio sul progetto che aveva concepito qualche anno prima, nel 1962, il Principe Karim Aga Khan. Un luogo meraviglioso ieri come oggi, perché Porto Cervo è ancora bellissimo e negli anni è cresciuto ed è diventato ancora più interessante.
Cosa rappresenta per lei la Costa Smeralda?
Innanzitutto il momento del relax, della concentrazione, del piacere di gestire la mia giornata secondo schemi liberi visto che durante l’anno lavoro molto intensamente sia come opinionista Rai e Mediaset che come autrice e scrittrice. In particolare nel mese di agosto, come trovo il tempo per riposarmi, riesco a conciliare anche l’anima della scrittrice sempre pronta: posso dire che è un “riposo attivo” perché rilassata mi sembra di essere più lucida nello scrivere le mie trame gialle.
Porto Cervo come fonte di ispirazione?
Porto Cervo diventa fonte di ispirazione indiretta perché questo paradiso che vivo in agosto mi rilassa, mi dà la gioia di tornare me stessa, di riscoprire il tempo che ognuno si deve ritagliare e regalare.
Qualche ricordo di Marta Marzotto?
Tantissimi e bellissimi. È stata non solo una grande amica, ma l’ho anche scelta per collaborare con una sua rubrica nei giornali che ho diretto, in particolare Gioia e Chi. L’ho ospitata anche su Diva e Donna visto che lei incarnava veramente questo binomio sublime di diva meravigliosa e donna vera. Mi è rimasta nel dna. È stato uno dei personaggi più vivi e autentici che sono apparsi nelle cronache mondane perché era una donna di grande generosità, simpatica, creativa, una forza della natura. Ricordo con il figlio Matteo Marzotto gli indimenticabili aperitivi in piazzetta. Marta potrebbe essere un esempio perfetto di “diva e donna”.
Il suo ultimo libro?
È uscito da poco e si intitola La schiava bianca. È un thriller ambientato in una Venezia gotica. Le protagoniste sono due: quella classica, Margot Amati, è una giovane scrittrice che si ritrova a collaborare con le forze dell’ordine per sciogliere dei casi intricati ed è stata chiamata dai media la ragazza in giallo. L’altra protagonista è molto interessante: è una donna bellissima dalle mille facce che nasconde dei segreti terribili e che progetta una vendetta cha va oltre ogni limite.
Magari, prossimamente, un libro sulla Costa Smeralda?
Per ora l’ho citata anche nella biografia su Alberto Sordi, un longseller del 2018 che ha avuto un successo incredibile perché lui era amatissimo dal pubblico e dalla gente comune, per la sua statura artistica a tutto tondo, perché non è stato solo attore comico ma anche interprete drammatico, regista, autore e sceneggiatore. Nel futuro, chissà!
L.P.