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Premio Costa Smeralda 2025

text Francesca Lombardi

9 Aprile 2025

Premio Costa Smeralda 2025: un'edizione all’insegna del dialogo tra letteratura e arte

Annunciate le terne finaliste. I due vincitori assoluti saranno proclamati sabato 26 aprile a Porto Cervo

La cultura è sempre stata di casa a Porto Cervo. Fin dalla sua fondazione, la celebre destinazione turistica si è fatta promotrice delle più alte e prestigiose espressioni culturali internazionali, dall’arte all’architettura passando per la musica e la letteratura. Ed è sulla scia di una storia e di una esperienza quasi sessantennale che il Consorzio Costa Smeralda presieduto da Renzo Persico, nel 2018, ha ideato e istituito il Premio Costa Smeralda, fortemente voluto da Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda. Un appuntamento in grado fin da subito di valorizzare e promuovere la cultura – e la letteratura in particolare – attraverso le opere, i progetti e le testimonianze di autori, studiosi e personaggi illustri.

Le prime due edizioni del premio, che, come direttrice artistica, hanno avuto l’attrice, regista e autrice televisiva Beatrice Luzzi, sono state interamente dedicate al mare, inteso come motore culturale, scientifico, ecologico ed economico. Dal 2022 il nuovo direttore artistico del Premio Letterario Costa Smeralda è il giornalista ed esperto di editoria e letteratura Stefano Salis. A partire dalla terza edizione del premio è stato deciso di allargare i confini del tema e di conseguenza la platea dei potenziali vincitori, senza però rinunciare alla specificità del mare e del Mediterraneo in particolare. A far parte della giuria sono stati chiamati, tra gli altri, lo scrittore Marcello Fois. Due da allora le sezioni: Narrativa e Saggistica.

Premio Costa Smeralda 2025, da sinistra: Adrian Paci, Renzo Persico, Mario Ferraro e Stefano Salis

“Con orgoglio, il Consorzio promuove questa nuova edizione del Premio Costa Smeralda, che rappresenta ormai un momento fondamentale per la cultura contemporanea. Ogni anno, grazie al contributo di grandi autori e artisti, siamo in grado di accendere i riflettori su temi di estrema attualità, attraverso una visione che unisce diverse forme di espressione culturale” - ha dichiarato Renzo Persico, Presidente del Consorzio Costa Smeralda.

Mario Ferraro, vicepresidente del Consorzio Costa Smeralda, ha dichiarato: “L’evento cresce ogni anno in prestigio e arricchisce l’attrattività della destinazione a livello internazionale, grazie al lavoro accurato nella selezione di autori e opere e alla grande partecipazione del pubblico e di tutti gli amanti della letteratura

Premio Costa Smeralda 2025

Forte delle precedenti edizioni, il Premio si è assicurato un ruolo di protagonista tra i grandi appuntamenti culturali in Italia. Ciò è stato possibile grazie a una giuria di grande qualità, composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, guidati dal direttore artistico e presidente di giuria Stefano Salis. Anche quest’anno i giudici ogni anno hanno selezionato le terne finaliste del Premio suddivise nelle due specifiche categorie: Narrativa e Saggistica.

Ecco i libri che concorrono alla finale che si svolgerà sabato 26 aprile alle ore 17.30 al Conference Center di Porto Cervo. L’evento è a ingresso libero.

Saggistica

Il Mago Delle Parole di Giuseppe Antonelli

Un saggio narrativo che spariglia le carte e ci fa cambiare sguardo sulla nostra lingua, accompagnandoci all'interno di un'aula scolastica dove l'ora di italiano diventa il momento piú entusiasmante di tutta la giornata.

Il Mago Delle Parole di Giuseppe Antonelli

Autoritratti di Tommaso Spazzini Villa

Autoritratti è un progetto di arte partecipativa che chiama in causa inconscio e letteratura. Nel 2018 Tommaso Spazzini Villa coinvolge oltre 361 detenuti di diverse carceri italiane, affidando ad ognuno di loro una pagina diversa da una copia dell'Odissea di Omero. Sul singolo foglio ogni partecipante è inviato a intervenire con sottolineature e commenti, evidenziando parole così da comporre frasi di senso compiuto, rappresentative del detenuto o del suo stato d'animo. Il testo omerico si trasforma così in una sorta di fondale di scena, dove i veri attori in campo sono i partecipanti e lo spazio di espressione che viene loro messo a disposizione per tracciare il proprio "autoritratto".

Autoritratti di Tommaso Spazzini Villa

Visus. Storie del volto dall'antichità al selfie di Riccardo Falcinelli

«Cosa c'è di piú facile del volto? Tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. Eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la piú enigmatica». Dopo Cromorama e Figure, Riccardo Falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. Nell'arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio ogni mattina.

Visus di Riccardo Falcinelli

Narrativa

Di spalle a questo mondo di Wanda Marasco

Se è vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolenti e irriducibili: è il dramma dell’imperfezione. Fin da bambino Ferdinando ha odiato la morte al punto da fare della salvezza la sua ossessione di medico. Ma una vocazione così grande, scontrandosi con le iniquità subite, non può che fallire e trovare casa nella follia. Olga, nella sua infanzia a Rostov, ha dovuto misurarsi proprio con l’alienazione materna, quintessenza di Storia e fragilità. Unico scampo da essa la fuga, frenata da una radice nascosta sotto la neve e dalla zoppia, che diventa destino e comunione con l’imperfetto. Ma si può vivere a un passo dall’ideale? Ferdinando, dal buio della sua ratio opacizzata, continuerà a salvare asini e pupi; mentre Olga, pur guarita dalla scienza e dall’amore di Ferdinando, tornerà a claudicare. Voi non credete che quando ci spezziamo è per sempre?

Di spalle a questo mondo di Wanda Marasco

La casa delle orfane bianche di Fiammetta Palpati

Per aiutarsi reciprocamente tre donne di mezz’età decidono di ritirarsi in una casa di paese con le rispettive anziane madri, bisognose di assistenza. La convivenza, sulla carta, è un incastro perfetto: cosa c’è di meglio della rusticità dei bei tempi andati per dividere spese, pensieri, incombenze, e magari risanare quel legame intimo tra madre e figlia, di accudimento e amore, che al momento è invertito? Ma il nido si mostra assai presto per quello che è: un covo di immaturità, risentimento, egocentrismo e disperazione che sfocia in un tragicomico delirio collettivo: la casa si rivolta contro le inquiline e il loro desiderio, soffocandole tra immondizie, un cane infido e l’odore nauseabondo di una papera guasta. La situazione precipita quando arriva nella casa, teoricamente come badante, una suora fasulla e inferma, che si piazza in poltrona e pretende d’essere servita e riverita.

La casa delle orfane bianche di Fiammetta Palpati

L’isola e il tempo di Claudia Lanteri

Ci sono luoghi che sono mondi. Cosí è l’isola mai nominata, di fronte alla ‘Mpidusa, verso la fine degli anni Cinquanta: pochi abitanti che si conoscono da sempre, tre cime viste dal mare, la vegetazione secca, la terra nera. E la fatica degli uomini e delle donne per la sussistenza: la pesca, le magre coltivazioni di capperi e lenticchie, qualche bestia. A spezzare il ritmo dei giorni è l’arrivo di un barchino con a bordo due persone: un uomo vivo e una donna morta. Un incendio ha distrutto la loro barca a vela, racconta il superstite, e nel naufragio hanno perso la vita anche i coniugi Domoculta e i loro tre bambini. Mentre il maresciallo Bonomo apre un’indagine convinto di poterla archiviare presto, il tredicenne Nonò s’improvvisa detective.

L’isola e il tempo di Claudia Lanteri

In linea con la tradizione del Premio Costa Smeralda, oltre ai libri scelti dalla giuria, anche quest’anno sono previsti tre ulteriori riconoscimenti: il Premio Internazionale a Björn Larsson scrittore e francesista svedese che ha saputo affermarsi come una delle voci più interessanti e originali del panorama letterario internazionale; il Premio Cultura del Mediterraneo all'artista Adrian Pac e infine il Premio Speciale a Giorgio Spanu, co-fondatore insieme a Nancy Olnick della Magazzino Italian Art Foundation di New York.

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