Presentato Sardinia Lands per la coltura digitale
Nel convegno di Cagliari del 28 giugno organizzato da Agris e CRS4 è stato presentato Sardinia Lands, un progetto che promuove lo sviluppo dell’agricoltura digitale anche attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate nel campo aerospaziale per valutare l’attitudine colturale delle aree di interesse agricolo in Sardegna. Nello specifico delle metodologie utilizzate, le attività hanno riguardato l\'analisi geospaziale del territorio attraverso la combinazione di dati pedologici e bioclimatici.
Un gioco di squadra, che vede la collaborazione di Arpas, a indicare quattro zone della Sardegna nelle loro precise vocazioni agricole e geologiche. Mandorli, ulivi, agrumi o viti esprimono con la loro destinazione elitaria, nei risultati di un processo condotto con parametri tecnico scientifici di altissimo livello, lo straordinario patrimonio di un’isola. E si va oltre, dritti a quel concetto di agricoltura che evolve, che ricerca in tecnologie avanzate, comprese le tecnologie aerospaziali, nuovi utilizzi per valutare e identificare le migliori caratteristiche dei suoli. Li analizza per scegliere quale coltura è più adatta e perché. I dati, studiati ed elaborati, sono stati integrati in una piattaforma utile a supportare le decisioni per una pianificazione strutturata del territorio, con l\'obiettivo di tutelare e valorizzare gli agrosistemi locali, tenendo conto dei cambiamenti climatici in corso.
Quindi, non è un caso, e non è il caso di dare per scontato, l\'olivo nella Nurra, il mandorlo nell\'arzanese e nel locerese o gli agrumi a Muravera così come la vite a Pula. Perché il futuro chiede di trattare e di utilizzare un set di strumenti che consentano di rappresentare questa vocazione agricola su larga scala. Infatti, centrare l’obiettivo finale del progetto significa sviluppo di un sistema di agricoltura sostenibile, che si realizza concretamente attraverso il passaggio a metodi di coltivazione innovativi, l\'uso efficiente delle risorse naturali, la sostenibilità delle produzioni.
Tra i contributi dei tecnici ed esperti di Agris e CRS4 si disserta fino alla chiusura dei lavori condotta da Donatella Spano, docente dell’Università di Sassari. In un programma della mattinata piuttosto intenso, che ha visto come moderatori la giornalista Mariangela Lampis e Roberto Zurru di Agris Sardegna, all’Hotel Holiday Inn di via Umberto Ticca, a seguito dei saluti istituzionali del presidente Regione Autonoma della Sardegna Christian Solinas, si procede con Paolo Truzzu sindaco comune di Cagliari, Francesco Baule commissario straordinario Agris Sardegna, Giacomo Cao amministratore unico CRS4, Fabio Tore referente centro regionale di programmazione Regione Sardegna, Roberto Pinna Nossai direttore dipartimento meteoclimatico Arpas. Daniela Satta di Agris introduce \"Il progetto Sardinia Lands\" di cui è responsabile scientifico, segue Alessandro Marrone che spiega l’importanza dei dati pedologici negli studi agrobioclimatici e le loro applicazioni. Ana Oliveira parla di carte bioclimatiche della Sardegna mentre Simone Cossu di tutti quegli strumenti di supporto all’agricoltura di precisione con Eva Lorrai, del Centro di ricerca, che dettaglia nella complessità la piattaforma. Fa seguito Carlino Casari che per il CRS4 approfondisce i principali obiettivi di un processo che è primo tassello verso la costruzione del percorso verso l’agricoltura digitale. Donatella Spano, dell’Università di Sassari e Fondazione Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, parla di strumenti per l’adattamento al nuovo assetto del pianeta. Ed è Giacomo Cao a sottolineare: «Abbiamo ricercatori e tecnici d’eccellenza. Si sono individuate quattro macro aree su cui sono state effettuate oltre 24 rilevazioni satellitari e 30 con l\'utilizzo di droni, in 8 allevamenti coinvolti nel progetto.»
Metodologie sviluppate contano di trovare opportunità di applicazione importanti sull\'isola, utilizzando il modello open source della piattaforma Sardinia Lands.
Anna Maria Turra