Rally Terra Sarda, numeri da record dell’undicesima edizione
I numeri di questa edizione del Rally Terra Sarda parlano chiaro. Centoquindici iscritti, quindici le nazioni rappresentate e quindici comuni che hanno preso parte alla gara con una storia pluriennale alle spalle. Quando c’è da correre in Sardegna, in particolare in Gallura, ogni pilota che si rispetti non ci pensa due volte come dimostrano le cifre di un’evento da record. Percorsi entusiasmanti con prove speciali a Tempio Pausania, Calangianus, Luogosanto e Aglientu, accoglienza e ospitalità, buon cibo, una natura mozzafiato, appassionati che apprezzano e amano questo sport. Il rally è ormai di casa in questo territorio con le più importanti competizioni nazionali e mondiali che si svolgono proprio qui tra sterrati e asfalto. E il Rally Terra Sarda, organizzato da Porto Cervo Racing, ha conquistato il suo importante spazio all’interno di un calendario estremamente fitto e ricco di gare prestigiose. Ad aggiungere importanza alla manifestazione lo svolgimento dell’ultima manche della coppa Rally di Zona 9 e del TER Series, la serie che attraversa tre continenti. Ad aggiudicarsi questa edizione il pilota gallese Osian Pryce, su Hiunday i20 Rally2 affiancato dal copilota Stephan Prevot, il driver - campione in carica nel palcoscenico rallistico britannico - si è reso interprete di una performance aggressiva fin dall’avvio di gara, battagliando con il pavese Giacomo Scattolon fino al ritiro dell’avversario, messo fuori causa da una rottura meccanica della sua Volkswagen Polo Rally2 accusata nell’ottava prova speciale, quando si trovava in seconda posizione assoluta.
La medaglia d’argento è, invece, spettata al trevigiano Rudy Andriolo e Manuel Menegon che su Skoda Fabia Rally2 Evo hanno dato del filo da torcere a tutti con una prestazione di assoluta livello e dimostrando di rappresentare il meglio del panorama rallistico italiano su asfalto. Grande soddisfazione, poi, per il pilota di casa, il tempiese Vittorio Musselli su Ford Festa Wrc Plus che sotto la guida del copilota Claudio Mele ha conquistato il terzo gradino del podio.
Una vera e propria impresa sportiva quella di Musselli che si è reso protagonista di una rimonta nella penultima prova speciale piazzandosi davanti ai danesi Simon Vallentin e Peter Egholm che comunque, nonostante un guasto all’idroguida, si sono piazzati in quarta posizione finale sulla Hyundai i20 Rally2. Da segnalare al quinto posto un altro sardo, il selargino Auro Siddi su Skoda Fabia Rally2 insieme al suo copilota Giuseppe Maccioni. Osian Pryce, aggiudicandosi il Rally Terra Sarda, si è anche assicurato il Trofeo Costa Smeralda, dedicato al vincitore assoluto della gara. Il Trofeo “Pinky”, offerto dalla famiglia Pitturru, è stato consegnato ad Alessandro Brigaglia e Alessandro Frau. A conquistare il Trofeo “Lucina by Temussi”, come vincitrice del confronto femminile, è stata Inessa Tushkanova. Al giovane sloveno Martin Cendak è stato assegnato, come pilota più giovane a salire sulla pedana d’arrivo, il Trofeo Aido “Alberto Ganau”. Pierre Baltolu si è invece assicurato il Trofeo Gimar, abbinato alla prova speciale di Calangianus “Le sugherete” e dedicato al primo pilota francese classificato. A Vittorio Musselli, primo pilota sardo in classifica, è andato il Trofeo Cala Costruzioni mentre, a ricevere il Trofeo Marcello Orecchioni, è stato Nicola Medda, ultimo copilota classificato. Vincitrice del confronto che ha interessato le scuderie è stata la Porto Cervo Racing, squadra organizzatrice dell’evento.
Davide Mosca