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Regalare un cane o un gatto per Natale
17 Dicembre 2020

Regalare un cane o un gatto per Natale


Regalare un cane o un gatto per Natale a un figlio, un genitore, un compagno o una compagna: a chi non è mai venuto in mente? Si avvicina Natale e, anche se questo sarà per tutti un Natale “diverso”, difficilmente non arriverà qualche regalo, piccolo o grande. L’idea di regalare un cucciolo – di cane o di gatto è indifferente – è sicuramente affascinante.


I bambini in particolare dimostrano un’elevata sensibilità verso gli animali: il cucciolo rappresenta per loro la possibilità di potersi occupare di una creatura, proteggendola; un bambino si sente in grado di prendersi cura di un essere più piccolo di lui, pensa di poter fare ciò che i genitori fanno con lui.


«La relazione di reciprocità tra bambino e animale riveste una valenza fortemente simbolica, - sostiene Germana Cavallini, psicoterapeuta che esercita a Seregno e a Quartu Sant’Elena - ed è fondamentale che venga tutelata da un contenimento realistico e organizzativo del mondo adulto».



I consigli prima di prendere un cane o un gatto


Quindi a valenze da considerare positive nella crescita dei ragazzi corrispondono problemi tecnico-pratici che i più piccoli non sono in grado di affrontare da soli. Per questo, prima di far entrare in casa un animale – cane, gatto, coniglio, criceto, pappagallino, furetto ecc. – è bene avere le idee chiare poiché non si tratta di un trenino, un libro o un puzzle.


Lo stesso vale per un cucciolo regalato al proprio partner; dentro quell’esserino a cui pensiamo c’è la nostra voglia di futuro, di tenerezza, di condivisione con la persona che amiamo. Così come regalare un pet-friend ad una persona anziana può significare un incremento di affettività, insomma la voglia di coccole e di accudimenti reciproci è davvero per tutti un forte motore.



Le domande prime dell\'acquisto di Natale


È dunque necessario che, abbandonato l’afflato emotivo, vi facciate qualche domanda razionale prima di mettere mano al portafoglio e di recarvi al canile. Ad esempio:


La persona che ospiterà l’animale è pronta a prendersi cura di lui per i prossimi 10/15 anni?


Nel caso di un cane la casa in cui andrà a stare è sufficientemente grande?


Le persone che vivono con lei/lui saranno disponibili nei confronti dell’animale?


C’è in casa qualcuno che soffre di allergie al pelo di cani o gatti?


In quella casa esiste già un altro animale?



Se siete riusciti a dare una risposta sincera a queste domande siete già a un buon punto. Dovete adesso scegliere una serie di dettagli non irrilevanti.



In primo luogo: meglio un cucciolo di razza comprato in un negozio o in un allevamento oppure un cucciolo preso in un canile? Nel primo caso avrete una spesa economica maggiore, ma gli allevatori sono in grado di suggerirvi l’animale più adatto alle vostre esigenze. Un’accurata ricerca su Internet vi potrà aiutare sia a scegliere la razza che più si addice alle esigenze del destinatario sia ad individuare l’allevatore più vicino a voi in modo da poter visitare il luogo e confrontarvi con un professionista. Nel secondo caso toglierete da una gabbia un animale: un nuovo affaccio di libertà per lui e per voi una vera assunzione di responsabilità.



Affidatevi a un sano buonsenso: cani di taglia troppo grande, specie in caso di case piccole, potrebbero non essere adatti a bambini, così come certamente non lo sono le razze troppo difficili da gestire.



Il rischio è che il vostro regalo torni all’allevatore o al canile, oppure, peggio ancora, che venga abbandonato. Molto più semplice la gestione di un gattino che non prevede uscite ai giardini o corse nei prati e non ha particolare esigenza di socialità.



I consigli degli esperti


Molte sono le iniziative che tutelano la libertà dei nostri piccoli amici, ad esempio se hai già adottato e sei in possesso di un certificato di adozione recente, puoi richiedere un mese di alimenti Almo Nature, che dona interamente i suoi profitti alla Fondazione Capellino per supportare, nel progetto Companion animal for life, cani e gatti meno fortunati, che non hanno una famiglia o sono stati vilmente abbandonati.


Riccardo Bottone, docente Formazione Cinofilia Nazionale per il Centro Europeo di Formazione, addestratore professionista ENCI, suggerisce un’analisi profonda della natura di chi diventerà il padrone dell’animale. «Nella scelta di quello che è un vero e proprio nuovo incontro il mio consiglio è frequentare un corso per futuri proprietari consapevoli, - precisa Riccardo Bottone - troppo spesso si dimentica l’attitudine del nostro cane, ci sono doti caratteriali che sono proprie di ogni razza e chiedono di essere sia rispettate che appagate. Dal mio osservatorio l’obiettivo della relazione cane-proprietario è l’insieme di fattori che devono essere imparati e modulati, ed è avvincente. È ciò che, in un processo di crescita, migliora lo stile di vita di entrambi, rendendo unico e speciale, e in certi casi davvero sorprendente, il rapporto di reciproca fedeltà».   



Anna Maria Turra



Credits


Immagine di copertina


  • brianna santellan @unsplash


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