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Gli ottant’anni di Renato Pozzetto: «Così mi sono innamorato della Sardegna»
5 Agosto 2020

Gli ottant’anni di Renato Pozzetto: «Così mi sono innamorato della Sardegna»


Attore, cabarettista, cantante, regista. Protagonista indiscusso della comicità italiana. Renato Pozzetto, 80 anni il 14 luglio, in Gallura è di casa.



Quando nasce il suo amore per la Sardegna?


«Erano i primi anni Settanta. Mio fratello voleva comprare una bellissima casa alla Maddalena, proprio sul porto di Cala Gavetta, e mi propose di acquistarla insieme. Io accettai e dopo aver visto il posto mi innamorai della Sardegna. Ora la casa è tutta di mia proprietà».



La sua coppia comica con Cochi è stata una delle più amate dal pubblico. Ci racconti come vi sete incontrati.


«È successo durante la Seconda guerra mondiale, tra il 1942 e 1943. In quegli anni Milano fu bombardata e la nostra casa venne distrutta. Allora io, mio papà, mia mamma e altri due fratelli, perché il terzo nacque in campagna, fummo costretti a scappare verso il Lago Maggiore. E lì incontrai Cochi, anche lui fuggito da Milano con la famiglia a causa della distruzione della loro casa. I nostri genitori divennero amici così come i nostri fratelli maggiori. Anche io e Cochi diventammo inseparabili».



Visto che i vostri fan sono tantissimi, perché il tour teatrale che vi vede insieme sul palco lo centellinate con tanta parsimonia?


«Perché entrambi abbiamo altri interessi, lui con la prosa è spesso in tournée nei teatri e io col cinema mi trovo tante volte impegnato per lunghi periodi. In questo modo riuscire a programmare un tour insieme diventa molto complicato».



La sua carriera cinematografica è costellata di grandi successi e film indimenticabili. C’è qualche titolo a cui è più legato o un partner che ricorda con maggiore simpatia?


«Ogni film è un’avventura diversa, ne ho fatto davvero tanti, \"Il Ragazzo di Campagna\"... C’è la soddisfazione di aver lavorato con grandi registi come Alberto Lattuada, Dino Risi…».



Renato Pozzetto oggi: a cosa si dedica e quali progetti per il futuro?


«Tra le tante attività a cui mi dedico c’è la ristorazione: ho un bellissimo locale sul Lago Maggiore a Laveno Mombello, la Locanda Pozzetto. È a conduzione familiare. Abitando vicino, quando sono libero vado anche io e sicuramente festeggerò lì il mio compleanno. Inoltre, sono stato nominato come consulente al Teatro Lirico di Milano, che è in fase di ristrutturazione. Dopo l’emergenza sanitaria, sarà riaperto a breve. Il Teatro è del Comune mentre la gestione è stata vinta per 10 anni da una società olandese guidata da Matteo Forte, già patron del Teatro Nazionale. Spero verranno a trovarmi in questa nuova avventura anche i tantissimi sardi che vivono a Milano, gente meravigliosa che ammiro per la simpatia e la grande generosità».



Luigi Puddu


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