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Ristorante Giamaranto, l’unicità della cucina di Sassari
20 Marzo 2023

Ristorante Giamaranto, l’unicità della cucina di Sassari


Chi abita o ha avuto il piacere di visitare Sassari saprà riconoscere un piatto classico con uno delle tradizioni tipicamente sarde. Il merito va sopratutto a uno storico locale della città, il Giamaranto, da sempre un punto di riferimento nella ristorazione. Tutto è cominciato negli anni Ottanta. Un periodo d’oro per la crescita in Sardegna. I fratelli Gianni e Amedeo Deiana, insieme alle rispettive mogli Marinella e Antonella, avevano scelto di dare una svolta alla loro carriera gastronomica. Originari di Esterzili, piccolo paesino nella provincia di Nuoro, avevano preso la strada dell’Eldorado milanese per poi avviare un locale nella  florida cittadina sassarese. La sua prima apertura risale al 1983, tra viale Dante allangolo e via Torres, da tempo il cuore pulsante della movida locale. La scelta del nome rispecchia lacronimo dei suoi fondatori. Personalità che sin dal principio hanno proposto piatti della tradizione ogliastrina, come le paste fresche alle, con un tocco moderno che mostra un legame con il territorio e con la sua sostenibilità come scelta naturale e tratto distintivo del ristorante. Il risultato, inutile dirlo, fu un successo ,e in poco tempo si è preso lo scettro del salotto più raffinato della città, senza mai smettere di rinnovarsi.



È nel 1996 che, dopo alcuni mesi di ristrutturazione, viene inaugurata la nuova sede in via Alghero 69, al pian terreno di una palazzina depoca. Il restyling è stato curato da artisti di fama internazionale come l’architetto Jean Cloud Lesuisse, conosciuto in tutto il mondo per la sua capacità di instaurare delle profonde radici tra arte creativa e natura. Lo ha dimostrato in numerose strutture presenti nelle aree del Consorzio Costa Smeralda, e lo ha fatto anche in questa occasione con il supporto del pittore sardo Tore Spanu, che imprime la sua energia poetica nelle pareti come se fossero tela. Si possono infatti notare simboli naturalistici e colori della bella isola, che ancora oggi riflettono lo splendore e le emozioni provate in Sardegna.



Il ristorante risulta essere al pari di una vera galleria darte, con l’esposizione tuttora la collezione Il mare di sotto” dellautore sassarese Renato Fancellu, che dedicò al mare, quale simbolo di libertà.


A guidare questo straordinario locale sono Antonello Casula, chef-patron del ristorante, insieme ai due soci Roberto Pitzalis e Massimiliano Ruiu, entrambi responsabili di sala.


Il menu è quello di una cucina mediterranea, senza sprechi e prevalentemente di mare: legumi, ortaggi freschi, pescato del giorno, paste lavorate manualmente secondo la tradizione sarda. L’anima dell’isola si unisce ai sapori contemporanei in uno studio continuo di materie prime, nuove tecniche e lintroduzione di ingredienti esotici in modo da restituire un gusto prelibato e moderno a ogni piatto.


Il menù alla carta è caratterizzato da pietanze della cucina isolana, le cui ricette sono state rielaborate dallo chef attraverso accostamenti audaci e in chiave contemporanea. Ma non rimane fisso: la cucina segue il passo della natura e non lanticipa, esprime semplicità e leggerezza. Insomma, una ragione in più per tornarci.


Riccardo Lo Re

Inspiration

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