Rivoluzione Agrifood: alla Sardegna tecnologie blockchain e IoT
L’introduzione di alta tecnologia nel mondo dell’Agrifood potrebbe rappresentare il punto di svolta per il settore. E quando si parla di Blockchain e sistemi di automazione e controllo IoT c’è ancora poca conoscenza e molta diffidenza. Eppure una software house dal cuore sardo, Flosslab, con collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari, ha messo in campo un ambizioso progetto dal nome “HALO Protection”. Una iniziativa che è stata sposata da due aziende isolane: la cantina Siddùra di Luogosanto e la Società Agricola Radicas S.s. del Marghine, proprietaria del brand Otto Passi. «Questa ambiziosa iniziativa - spiegano da Fosslab - mira a introdurre tecnologie altamente innovative nel settore Agrifood combinando la trasparenza, l\'immutabilità e la programmabilità della tecnologia Blockchain con le capacità di monitoraggio, controllo e automazione dell\'Internet delle cose (IoT). L\'obiettivo è garantire il processo di produzione agroalimentare e proteggere i prodotti dal punto di vista normativo e commerciale, con lo studio, la progettazione e la realizzazione di una soluzione software “pronta all’uso”, immediatamente utilizzabile dalle società di Otto Passi e Siddura durante la fase sperimentale. Il progetto HALO Protection, finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo 2020-2024 dalla Regione Sardegna, è partito a settembre con la firma dell’ATI da parte di Stefano Marras, AD di Flosslab, e Gianni Fenu, Prorettore Vicario dell’Università di Cagliari, e durerà 24 mesi. «Il progetto HALO Protection rappresenta per Flosslab non solo la volontà di perseguire il nostro impegno nella ricerca - spiega l’amministratore delegato Stefano Marras- ma soprattutto l’intenzione di farlo creando valore sul territorio. Per questo abbiamo fortemente voluto il coinvolgimento di due eccellenze dell’Agrifood sardo come Siddùra e Otto Passi». Grande soddisfazione è stata espressa proprio dal direttore tecnico di Siddùra, Mattia Piludu: «Siamo veramente contenti e orgogliosi di poter partecipare all’importante progetto Halo Protection sviluppato da Flosslab. Siddùra possiede, da sempre, una naturale tendenza allo sviluppo di idee innovative e futuribili come quelle che caratterizzano Halo Protection. Lavoriamo ogni giorno ai miglioramenti tecnologici che il progresso ci richiede, pur tenendo ben salde le nostre radici nella grande tradizione vinicola italiana alla quale apparteniamo». Positivo anche il commento di Paolo Musu, titolare e responsabile di Otto Passi: «L\'adozione della blockchain nei nostri processi può essere assimilata alle finestre che permettono di vedere le cucine dalle sale dei ristoranti. I nostri consumatori avranno la possibilità di conoscere in maniera trasparente e certificata tutte le fasi di produzione del formaggio presente sulla loro tavola. Siamo entusiasti di essere parte di questo progetto di ricerca pionieristico che mira a rivoluzionare tutto il settore alimentare. Darà la possibilità al consumatore di incrementare la propria consapevolezza in materia alimentare e soprattutto proteggerà il loro acquisto da imitazioni assottigliando la distanza tra la qualità attesa e la qualità percepita.
Davide Mosca