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19 Giugno 2019

Rolex Daytona: nato per correre


È un mondo complesso e affascinante quello della velocità e degli sport automobilistici. Un mondo nel quale l’accuratezza nella misurazione delle performance è ancora più importante e vitale della performance stessa. Un mondo che le grandi case orologiere presidiano fin dalla sua nascita, scandendone l’esistenza e le tappe fondamentali attraverso rilevazioni sempre più accurate dei tempi e creando cronografi la cui affidabilità sfiora progressivamente la perfezione.



Rolex e la Formula 1


Tra queste case orologiere una in particolare, Rolex, ha saputo, negli anni, ritagliarsi il ruolo di leader negli sport automobilistici.
Forte di un’esperienza unica nella sofisticata capacità di creare strumenti in grado di garantire la massima precisione nella rilevazione di intervalli di tempo anche brevissimi, la Casa Coronata associa il suo nome ai più importanti eventi automobilistici mondiali.
A partire dalla Formula 1, di cui Rolex è dal 2013 Cronometrista Ufficiale e Orologio Ufficiale, senza alcun dubbio l’espressione più alta e tecnologicamente avanzata degli sport automobilistici.
L’accordo globale tra Rolex e Formula 1 si basa su una comunanza di visione tra i due partner, due leader nei rispettivi campi che condividono la passione per la performance, la precisione, l\'eccellenza e l\'innovazione.

L’endurance e Rolex: nasce il mito Daytona


Ma l’impegno di Rolex nel mondo degli sport automobilistici non si esaurisce certo con la Formula 1. Le partnership della Maison sono infatti molto salde nel settore dell’endurance.
Se in Europa Le Mans è il terreno d’elezione per il brand nelle gare di endurance, oltre oceano il nome mitico è quello di Daytona Beach.
Con la Rolex 24 At DAYTONA, della quale è Title Sponsor dal 1992, si passa infatti dalla storia al mito.
Fin dal 1959, anno di apertura del Daytona International Speedway, Rolex sostiene il circuito della Florida, ma il suo legame con la cittadina balneare è ben più antico.
La spiaggia lunga, liscia, compatta è stata infatti teatro di ben 14 record di velocità nei primi anni del ‘900, cinque dei quali ottenuti da Sir Malcolm Campbell con al polso il proprio Rolex.



Così come la partnership tra Rolex e Daytona è stata naturale, allo stesso modo la località americana non poteva che accompagnare il suo nome a quello che è diventato il cronografo mito della Maison: l’Oyster Perpetual Cosmograph Daytona.



Il cronografo per antonomasia


Un orologio che è da sempre il punto di riferimento dei cronografi professionali e che, ogni anno, si rinnova rimanendo però fedele a se stesso e ai propri canoni tecnici ed estetici.
Nelle ultime versioni del Daytona, la cassa Oyster da 40 mm, con carrure monoblocco, fondello, corona e pulsanti a vite, è accompagnata dall’ormai consolidata lunetta in Cerachrom monoblocco.
La lunetta è in ceramica nera con scala tachimetrica graduata stampata, introdotta per la prima volta a Basilea nel 2016 in sostituzione di quella incisa nel metallo.


Il segreto è nel movimento


All’interno del segnatempo batte il cuore del calibro 4130, cronografo meccanico a carica automatica interamente sviluppato da Rolex.
È un “motore” affidabile e altamente ingegnerizzato, come è consuetudine dei cronografi della Casa Coronata.
Un movimento nel quale il cronografo è innescato attraverso un meccanismo con ruota a colonne a innesto verticale che garantisce l’avvio istantaneo e l’elevatissima precisione del cronometraggio.
Nell’organo regolatore gioca un ruolo fondamentale la spirale Parachrom blu, brevettata e prodotta da Rolex in una lega esclusiva che la rende insensibile ai campi magnetici.
È inoltre maggiormente stabile a fronte di sbalzi di temperatura e garantisce una precisione dieci volte maggiore rispetto a quella di una spirale tradizionale in caso di urto.
Il Calibro 4130 è equipaggiato con il modulo di carica automatica con rotore Perpetual e mantiene un’autonomia di circa 72 ore, come gli altri cronografi della famiglia.
Naturalmente anche il Daytona, come ogni orologio Rolex, può vantare il titolo di Cronometro Superlativo ridefinito dalla Maison nel 2015 e ottenuto solo dopo aver superato positivamente una serie di test condotti nei propri laboratori e secondo propri criteri, più stringenti di quelli normalmente applicati in orologeria.
Basti ricordare che la precisione di ciascun movimento, che ha ottenuto il certificato ufficiale di cronometria del COSC, viene ulteriormente verificata da Rolex dopo l’incassaggio e si attesta sui −2 /+2 secondi al giorno.
Una precisione non “astratta”, perché testata utilizzando una metodologia esclusiva che simula le condizioni dell’orologio al polso, vivente nella quotidianità.


Ben saldo al polso


Infine, oltre al classico bracciale Oyster a tre file, il Daytona è disponibile con bracciale Oysterflex, sviluppato e brevettato da Rolex, in elastomero rinforzato da una lama metallica estremamente elastica.
Questi bracciali sono dotati di un fermaglio di sicurezza Oysterlock progettato e brevettato dal Marchio, che previene qualsiasi apertura involontaria.
Insomma, il legame di Rolex con il mondo degli sport automobilistici conferma una delle verità di questi sport: “Racing is life. Anything that happens before or after is just waiting”. E la Maison, del “racing is life” è interprete assoluta.

Davide Passoni

Inspiration

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