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21 Agosto 2019

Rolex Sea-Dweller: oro e acciaio per le profondità marine


Il Rolex Sea-Dweller è un segnatempo che è storia dell’Alta Orologeria e che, con il passare dei decenni, si è trasformato rimanendo se stesso, cambiando anima senza cambiare pelle.


Rolex e gli abissi

Il Sea-Dweller nacque nel 1967, come un “tool watch”. Un orologio pensato e creato per un utilizzo quotidiano estremo da parte di professionisti delle profondità. Un segnatempo che già dal nome, “abitante del mare”, si posizionava in un ambito ben preciso, accompagnando i pionieri delle immersioni a grandi profondità.


Il Sea-Dweller nacque dall’esperienza maturata da Rolex come partner di avventure sottomarine estreme già dal 1960. In quell’anno, il brand accompagnò il luogotenente della Marina americana Don Walsh e il celeberrimo oceanografo svizzero Jacques Piccard durante la loro discesa nella Fossa delle Marianne. I due raggiunsero la depressione oceanica più profonda al mondo a bordo del batiscafo Trieste. Con loro, un Rolex Deep Sea Special.


 

Il Sea-Dweller si trasforma
L’orologio del 1967 era figlio di questa vocazione agli abissi che, per Rolex, divenne con il passare del tempo una sfida ai limiti imposti dalla tecnologia orologiera. Una sfida che nell’arco di un decennio portò Rolex a raddoppiare l’impermeabilità del segnatempo: dai 610 metri del 1967 ai 1.220 del 1978.

La costante ricerca sui materiali e sulle soluzioni tecniche portata avanti anno dopo anno dalla Maison, in primis proprio sul Sea-Dweller, ha condotto a una delle invenzioni che hanno contribuito alla fama dell’orologio. Parliamo della valvola per la fuoriuscita dell’elio, brevettata da Rolex nel 1967, che agisce come valvola di sicurezza. Permette infatti alla pressione in eccesso accumulatasi all’interno della cassa di fuoriuscire durante le fasi di decompressione in camera iperbarica.



L’evoluzione del 2019


Pur rimanendo un orologio professionale, il Sea-Dweller è progressivamente diventato un simbolo di stile, da indossare sia durante un’immersione sia per a un cocktail a bordo piscina. Consapevole di questa doppia anima, Rolex ha portato a Baselworld 2019 una versione elegante del Sea-Dweller in Rolesor giallo, un abbinamento di acciaio Oystersteel e oro giallo 18 carati. Sul quadrante nero, l’iscrizione Sea-Dweller è gialla e richiama l’oro giallo, diversamente dalla scritta rossa che campeggiava sul quadrante dell’orologio riattualizzato nel 2017.


La cassa rimane la tradizionale Oyster di 43 mm di diametro, impermeabile, come si diceva, fino a 1.220 metri. La carrure è ricavata da un blocco di acciaio Oystersteel massiccio e il fondello con scanalature sottili è avvitato ermeticamente con un apposito strumento, grazie al quale solo gli orologiai Rolex possono accedere al movimento. La corona di carica è la classica Triplock, con il sistema di tripla impermeabilizzazione e protetta da apposite spallette ricavate nella carrure.



Rolex e il Rolesor


Ciò che caratterizza esteticamente questa nuova referenza è dunque l’introduzione del Rolesor, vera “firma” di Rolex dal 1933, anno in cui il nome è stato depositato. L’abbinamento di due metalli, uno nobile e prezioso, l’altro resistente e affidabile, riflette il mix di eleganza e prestazioni proprio dei segnatempo della Maison.


Nella nuova declinazione del Sea-Dweller in versione Rolesor giallo, la lunetta, la corona di carica e gli elementi centrali del bracciale sono in oro giallo 18 carati, mentre la carrure e gli elementi laterali sono in acciaio Oystersteel. Merita una menzione anche la lunetta girevole unidirezionale con disco Cerachrom graduato 60 minuti in ceramica nera. Uno strumento che consente ai subacquei di leggere il tempo di immersione in sicurezza e che, grazie al bordo zigrinato, può essere utilizzata anche indossando i guanti. I numeri e le iscrizioni scavati, infine, sono colorati mediante deposito di oro giallo secondo un procedimento PVD.


 

Un movimento affidabile e collaudato


Anche nel Sea-Dweller presentato a Baselworld 2019 batte il calibro 3235 dotato del modulo di carica automatica con rotore Perpetual, con una riserva di carica di circa 70 ore. Il calibro 3235 comprende lo scappamento Chronergy brevettato dalla Maison, realizzato in una lega di nichel-fosforo e insensibile ai campi magnetici.


Il movimento comprende anche una versione ottimizzata della spirale Parachrom blu, prodotta da Rolex in una lega paramagnetica esclusiva che la rende fino a dieci volte più precisa di una spirale tradizionale in caso di urto. Anche quest’anno, dunque, Rolex ha confermato la sua concezione all’avanguardia dell’orologeria, che non può prescindere tanto dalle proprie radici storiche, quanto dalla ricerca e dallo sviluppo di materiali sempre più moderni.


Davide Passoni

Inspiration

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