La filigrana dei desideri
Sandro Pira è un figlio d\'arte, il nonno allievo del grande scultore nuorese Francesco Ciusa, il padre ceramista e pellettiere, si trova in eredità senso estetico e competenze che ben presto lo portano a distinguersi nel cerchio elitario della produzione orafa sarda, forse anche per via di un suo personalissimo modo di comunicare unione e adiacenza alla tradizione isolana. Durante i giorni della kermesse dell’Autunno in Barbagia, le sue creazioni hanno celebrato a pieno l’Italia ed hanno addirittura sconfinato in una concezione europea. Con l’utilizzo di diverse gradazioni auree, le sue fedi sarde sono declinazioni del classico che dispongono in cerchi magici lo scintillio delle stelle - ma anche i bottoni tipici della Sardegna divengono protagonisti dei sabati di gioco e festa pura che animano le passerelle delle Cortes Apertas, dove ha completato con il suo talento orafo anche la collezione di alta moda della Sartoria Modolo FW2023. Tra i nuovissimi capi in velluto che si indosseranno ben oltre Orani e Dorgali, scintilla prezioso il dettaglio di ogni bottone gioiello firmato da Sandro Pira, ne nasce una divisa dalle mille citazioni stratificate nella storia del costume, in una campionatura di abiti che affonda la sua ispirazione nella prima metà del secolo scorso. Insomma quella tra Modolo e Pira è una sinergia che muove dalla stessa periferia, costruisce abiti per Cossiga e Vittorio Sgarbi, ma intende iniziare i giovani a vestire, e a sognare, in grande.
«La storia del nostro Laboratorio comincia nel 1990, dalla volontà e la passione per il dato creativo - dice l’artista-designer Sandro Pira da cui deriva il brand OROPIRA - mi sono diplomato all\'istituto d\'arte di Nuoro nel 1983, continuando per alcuni anni un apprendistato nella bottega orafa del mio insegnante, l\'artista Giuseppe Todde.»
Qui arricchisce la sua esperienza di artigiano acquisendo le varie tecniche orafe dello sbalzo e cesello, d\'incastonatura, dell\'incisione e della lavorazione a cera persa. Sandro Pira oggi esercita a Dorgali una delle attività più antiche legate all’oreficeria millenaria, è specializzato nella tecnica della filigrana sia in oro giallo sia bianco e a nido d\'ape, nelle lavorazioni in lastra cesellata e martellata.
Le sue creazioni con coralli e pietre preziose sono opere che rappresentano veri e propri oggetti del desiderio. In un sapiente connubio tra tecnica artigianale della tradizione e moderni processi di lavorazione, insiste su design e ricerca per portare un nuovo stile, reinterpreta così in chiave moderna la filigrana dall’ ispirazione antica e sviluppa soluzioni assolutamente inedite in collezioni sorprendenti. Ma quel che colpisce è la trasparenza elegante di ogni sua creazione, l’effetto di eterea trasparenza e di grande preziosità che si raggiunge in ogni nuova opera. Sa zoiga, ad esempio, nel campidanese anche detto lazu, è il pendente posto su filo di velluto o seta indossato come uno strangolino, è simbolo della gioia ottocentesca e, indossato come buon auspicio dalle donne in abito tradizionale, è il gettonatissimo pezzo Oropira ai vertici delle vendite.
Nel 2001 Sandro Pira diventa parte del gruppo di artigiani orafi che, con il patrocinio del Consorzio Ventuno di Cagliari, darà vita al \"Progetto nuovi Orafi Sardi\"; il consorzio, dal nome derivante dalla legge regionale n.21 del 1985, che da 2006 per esigenze di riconoscibilità viene identificato come “Sardegna Ricerche”, è l’ente che si è prefisso di creare alternative di qualità per le imprese sarde. «E la strada è avere una Sardegna che sia padrona di territorio e identità, - dice Sandro Pira – per noi artigiani del metallo prezioso, ha significato rinnovare dal profondo la filigrana sarda sia nelle tecniche produttive sia nel design, così nel 2006 presentiamo a Pula, nella sede del consorzio, gli elaborati e le nuove tecniche di lavorazione interamente brevettate, sviluppate in diversi anni di lavoro.»
Nel corso dei suoi oltre 30 anni di attività, il Laboratorio Orafo di Sandro Pira, partecipa a numerose mostre ed esposizioni del settore, tra cui varie edizioni della Fiera dell’artigianato di Mogoro e della Fiera Campionaria della Sardegna, poi accanto anche ad altri operatori di diversi settori, è parte della missione economica \"Sardegna - Giappone\" come rappresentante della categoria degli Orafi Sardi, con un debutto nel 2009 delle sue opere nella realtà economica d’Oriente.
Le corti aperte rappresentano certamente una passerella di respiro globale, qui tra i mestieri di un tempo e sapori di oggi, spiccano prodotti della maestria umana come oggetti di grande lusso, ed ogni cosa trova una naturale funzione d’uso, a Dorgali si presenta un stile che guarda al passato ma è occasione per sperimentare sul campo e in diverse condizioni, l’ emozione di un design all’avanguardia, non è certo una metropoli, ma come accaduto per OROPIRA, è nella preziosità delle piccole cose che un patrimonio del tutto singolare, si accende. (Anna Maria Turra)
Cosa: Nouvelle présentation des collections
Presso: MUSÉE YVES SAINT LAURENT
Dove: 5, Avenue Marceau, Paris
Quando: Fino al 31 dicembre 2019https://www.museeyslparis.com