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Sanlorenzo main sponsor del Padiglione Italia 
23 Febbraio 2022

Sanlorenzo main sponsor del Padiglione Italia 


Sanlorenzo main sponsor del Padiglione Italia


La collaborazione segna il progresso della società nel campo dell’arte. Un percorso che l’ha portata fino ai Giardini della Biennale.



Quella tra Venezia e Sanlorenzo è una storia d’amore cominciata alcuni anni fa. Ma per arrivarci bisogna utilizzare una mappa particolare, decifrabile solo con un codice: quello dell’arte. Qualcuno penserà a un errore. Com’è possibile associare un’azienda che produce yacht con questo linguaggio? Una domanda che anche Sanlorenzo si è posta per comprendere la sua vera natura. Il bivio ad un certo punto è arrivato, e ha dovuto scegliere se essere un cantiere chiuso dentro le sue linee, o un’impresa capace di ampliare il suo sguardo producendo dei sogni sotto forma di design. Il tutto, ovviamente, conservando i fondamenti delle tecniche ingegneristiche e i materiali sofisticati nella creazione delle sue barche.


Quella strada intrapresa si è rivelata davvero piena si sorprese. Una continua scoperta del linguaggio dell’arte che ha consentito di raccogliere un successo dietro l’altro. L’ultimo, in ordine cronologico, è stato raggiungere il Padiglione Italia alla 59. Esposizione Internazionale dArte - La Biennale di Venezia, diventando il main sponsor di uno degli enti più importanti al mondo.



Una crescita su misura


Per ottenere questo traguardo Sanlorenzo insegna a perseverare. Un messaggio che vale anche per le sue barche, ma che emerge ancor di più pensando al suo percorso nel mondo dell’arte. Il tutto è infatti cominciato nel 2008, quando l’impresa si innamorò perdutamente delle opere del pittore e sculture Gianfranco Pardi. Quel legame si è espresso attraverso un yacht in particolare, il SL100, un prodotto che è riuscito ad amalgamare i due lati più creativi dell’intelletto umano. Arte e design qui si sposano secondo lo stile dello Studio Dordoni Architetti, creando un progetto di interior che cercasse di restituire l’eleganza di alcune grandi case italiane.



Dopodiché Sanlorenzo ha continuato con tutta una serie di eventi esclusivi che si sono tenuti in alcune grandi città del mondo, fino a culminare, nel 2018, con la partnership con Art Basel. Quell’accordo è servito a crescere raccontando la sua identità aziendale. Una narrazione che si serve della sperimentazione e della ricerca di nuovi canoni stilistici. Le installazioni a Hong Kong, Basilea e Miami Beach curate da Piero Lissoni sono la perfetta dimostrazione della trasversalità del brand, che proprio a Basilea si è spinto davvero oltre creando una piattaforma creativa come Sanlorenzo Arts.



Il legame con Venezia


E poi c’è lei, la laguna veneziana con cui ha già avuto modo di collaborare in passato. Nel 2019 e nel 2021 si è cimentata con la fotografia d’autore, grazie alle mostre Naviganti di Silvano Pupella, e Dedalo di Veronica Gaido alla Casa dei Tre Oci. In mezzo ci sta la cooperazione con la Collezione Peggy Guggenheim, grazie alla quale dal 2020 diventa Institutional Partner di straordinari progetti culturali. Era dunque naturale che un giorno le strade della Biennale e di Sanlorenzo si incrociassero, e avviene nel momento del rilancio per l’ente veneziano che ha affidato il Padiglione Italia della 59. Esposizione Internazionale dArte a Eugenio Viola.


«Stiamo vivendo - afferma il Cav. Massimo Perotti, Presidente e Chief Executive Officer - un nuovo rinascimento che vede la cultura contemporanea al centro della società come dellindustria. Venezia e il Padiglione Italia sono una straordinaria vetrina globale: una sintesi della creatività e dellenergia che lItalia esprime con un giovane artista di grande talento come Gian Maria Tosatti, scelto come unico interprete di questo spazio. Siamo felici di poter dare il nostro contributo ad un progetto così speciale che siamo certi segnerà questa Biennale». (Riccardo Lo Re)


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