Sardegna Film Commission, nuovi bandi regionali
Gli Stati generali del Cinema in Sardegna sono ufficialmente cominciati il 3 novembre. Un’occasione importante per ridisegnare la legge regionale che regola le produzioni cinematografiche, televisive e seriali. Sardegna Film Commission ha deciso di costruire questo nuovo modello partecipato, tenendo ben presente delle opinioni di tutta la filiera che ha reso possibile la realizzazione di film e serie televisive di spessore. Basterebbe guardare quest’anno per mostrare la qualità del cinema prodotta in Sardegna. I giganti di Bonifacio Angius, presentato al festival di Locarno; Ariaferma di Leonardo di Costanzo e DeAndré#DeAndré Storia di un impiegato di Roberta Lena, entrambi fuori concorso a Venezia 78. La Regione ha dimostrato una crescita esponenziale del livello di ciascun lavoro. Per questo c’è bisogno di un ulteriore passo in avanti. Una legge rinnovata e che sia sia capace di adattarsi agli scenari futuri.
Cambiano i bandi
La prima grande notizia viene presentata da Renato Serra, direttore generale Cultura e Spettacolo, che durante le prime giornate degli Stati generali ha dichiarato che l\'assessore alla Cultura Andrea Biancareddu ha appena firmato il decreto che darà il via alle domande di finanziamento. Ma la vera novità, come riporta l’ANSA, sta nella legge Omnibus che, rispetto a quella del 2006, include diverse modifiche sostanziali. A cominciare dal termine cofinanziamento che andrà a sostituire quello di coproduzione contenuto nella vecchia norma. «Da ora in poi - afferma Serra - le graduatorie saranno decise non più su delibera di Giunta ma solo su decreto attuativo del direttore generale sulla base della risultanze della commissione tecnica artistica di cui si sta peraltro procedendo al rinnovo».
Gli stati generali, condivisione e identità
La Sardegna è una delle prime ad aver adottato una leggere regionale sul cinema, mettendo in campo tutte le competenze e le conoscenze che sono servita ad accrescere il valore di questo settore. La Regione si è sempre spinta verso un prodotto con una sua identità precisa, capace di presentare la cultura e le tradizioni dell’isola con il tocco speciale dei suoi grandi autori. La dimostrazione arriva dai dati della prima giornata degli stati generali, dove oltre 100 operatori si sono seduti davanti a un tavolo (virtuale, essendosi tenuto su zoom) per decidere la direzione del cinema regionale. Nelle sei settimane che verranno verranno allestiti degli incontri tematici, dei laboratori di coprogettazione e un grande evento finale, dove tutto posso confrontarsi e restituire il proprio punto di vista contribuenti alla stesura del testo. «Contiamo - conclude Nevina Satta, direttrice di Sardegna Film Commission - di arrivare entro la prima metà di dicembre, attraverso un processo partecipato e di condivisione, ad una prima raccolta di proposte propedeutiche alla revisione della norma regionale».
Riccardo Lo Re