“La Sardegna prima in Europa per eventi sportivi internazionali”
Che la Sardegna sia una delle mete preferite degli sportivi di tutta Europa è cosa nota. Soprattutto fuori stagione quando l’Isola si svuota del turismo cosiddetto balneare e offre maggiori spazi e libertà agli amanti degli sport acquatici come il kitesurf, il windsurf, il surf, il wing o di quelli “terrestri” come la mountain bike, la bici da strada, la corsa, l’arrampicata e qualsiasi altra attività che si possa svolgere all’aria aperta. Immersi in una natura incontaminata unica al mondo con un potenziale ancora tutto da sfruttare e valorizzare. Sardegna isola dello sport? La Regione Sardegna e in particolare l’assessore al turismo Gianni Chessa ci credono fortemente facendone un cavallo di battaglia della propria azione politica e di governo. Un obiettivo che con la programmazione triennale dei Grandi Eventi sportivi ha già dato i suoi importanti frutti. E i numeri sono sotto gli occhi di tutti: 43 eventi di carattere internazionale, alcuni mondiali, finanziati in tre anni che proiettano la Sardegna tra le prime regioni in Europa per il numero di manifestazioni sportive di carattere internazionale.
Rally, tennis, nuoto, kitesurf, calcio, vela, tennis, pallavolo, ciclismo, scacchi, arti marziali, altri appuntamenti motoristici e molto altro già dall’anno scorso hanno consentito alla Regione di destagionalizzare e portare migliaia di turisti sportivi e atleti nei mesi spalla. «Deteniamo il maggior numero di eventi sportivi in Europa - ha spiegato l’assessore allo sport Gianni Chessa - con un investimento di oltre quaranta milioni di euro. Questo ci consente di dare grande visibilità alla Regione Sardegna, ma produrre importanti entrate economiche per i sardi.
Noi vediamo lo sport come un’altra opportunità per destagionalizzare e andare oltre i mesi estivi andando a rafforzare i mesi di spalla con i grandi eventi sportivi. Abbiamo cominciato con il campionato mondiale di motocross in un piccolo comune, a Riola Sardo e poi il Rally Storico Costa Smeralda a Porto Cervo, il Sardegna Open di Tennis e ce ne saranno tantissimi altri a maggio, a settembre, ottobre e novembre sempre di altissimo livello e di qualità. Abbiamo fermamente voluto nel bando due posizioni ferme: una investire il 40percento che si ottiene vincendo il bando in comunicazione e promozione e l’altra una premialità nei mesi spalla. Quindi una grande volontà di allungare la stagione e destagionalizzare. I dati sono a nostro favore, pensate che grazie agli eventi sportivi nei mesi di settembre/ottobre 2022 abbiamo avuto una crescita di presenze del 16,83 percento rispetto allo stesso periodo. Questo viene riconosciuto da tutti e crescerà ancora nei prossimi anni».
Davide Mosca