Sardinia, il turismo in Sardegna in una nuova app
La nuova strategia della Regione Sardegna è raccolta in un piccolo spazio. A essere precisi, in un’icona, che avrà il nome di Sardinia. L’idea è nata da un bisogno di raccontare il territorio attraverso nuovi canali, senza tralasciare quelli classici come la stampa, gli eventi e le fiere. La nuova applicazione, presentata dall’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa all’aeroporto di Cagliari, coglie appieno il nuovo modo di intendere la comunicazione odierna. Con lo smartphone sono cambiati i modi di fruizione di un servizio. Prima si prendeva un pc, si apriva la pagina di un browser, e si procedeva alla ricerca. Non che questo non sia un lontano ricordo, ma si è ridimensionato negli ultimi anni con gli ultimi modelli di cellulari, che hanno concentrato tutti questi processi in un tocco di dita.
Sardinia, la collaborazione con Crs4
È facile ora accedere alle informazioni. Con un app è tutto lì, a portata di mano. La Regione Sardegna sotto questo aspetto non solo si sta adeguando, ma con Sardinia vuole compiere un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione del proprio patrimonio culturale, con la Costa Smeralda al primo posto come meta turistica internazionale. Per la creazione di questo software ha chiesto il supporto tecnico di Crs4, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna. Che già ha stretto altre importanti collaborazioni sul territorio. Primo fra tutti, i nuraghi, mappati tramite il programma Nurnet nel 2013. 6000 complessi architettonici digitalizzati e disponibili al pubblico. Insieme al DASS supportano la campagna promossa da La Sardegna verso l’Unesco, che mira al loro riconoscimento quali beni patrimonio mondiale dell’umanità, dopo il caso di Barumini.
L’uscita dell’app
Quello appena descritto è solo un granulo di quello che la Sardegna è in grado di offrire. Sardinia ha il solo compito (si fa per dire) di trasmetterla nel modo giusto, con una strategia mirata ad estendere tutto il suo patrimonio al maggior numero di utenti in rete. Dall’Italia all’estero.
«Sarà scaricabile entro gennaio 2021 - afferma l’assessore Gianni Chessa - e grazie a smartphone e tablet chiunque potrà scoprire le sue potenzialità, uno strumento completo e caratterizzato da una grafica accattivante con immagini stupende. Consentirà di costruirsi un viaggio nell’Isola in modo personalizzato. Sarà anche in grado di fornire alla Regione alcuni dati sulle preferenze dei turisti, sulle mete raggiunte, numeri certificati che ci diranno realmente quali sono le località più amate, le spiagge più frequentate, le zone più apprezzate. Una straordinaria banca dati sulle abitudini dei turisti in Sardegna, utile per migliorare la strategia e l’azione della Regione nella promozione turistica».
Le funzioni
Non sarà dunque solo un portale turistico, bensì un app personalizzabile. Sardinia si adatta alle scelte di ciascun utente, rendendo l’esperienza di ricerca vicina ai gusti di chi vorrà un giorno visitare l’isola. Le informazioni sulle destinazioni saranno testuali e visive, con video, immagini in 3D e altro ancora. Un app da portare sempre con sé, ma che può essere consultata prima della partenza, decidendo la meta e il periodo. Molti sceglieranno l’estate, per via del clima e le spiagge ricche di fascino e colori. Ma esiste anche «un’altra Sardegna che per 365 giorni all’anno può accogliere turisti da tutto il mondo». Usando le parole dell’assessore Chessa, anche dopo il calore estivo «si può ammirare la bellezza del territorio, conoscere l’ospitalità dei piccoli centri, gustare il buon cibo e il buon vino, innamorarsi del mito e della grandezza della civiltà nuragica, scoprire la forza degli anziani nella terra dei centenari». Un lato della Sardegna che non cambia col tempo, e che i turisti non possono perdere.
Riccardo Lo Re
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