Sartoria Sorelle Podda: creazioni sartoriali per signore
Lo diceva sempre la nonna: «Bisogna mandare queste ragazze a imparare l’arte, non il mestiere» ed è così che le sorelle Lauretta e Giannina Podda di Muravera hanno iniziato, dall’imperativo e della lungimiranza di una solida cultura operosa.
Lauretta è quella più coinvolta nella pratica del cucito, tanto che ad assecondare le richieste familiari non ci pensa due volte: si cimenta con impegno facendo della sua predisposizione il mezzo per realizzare la sartoria oggi riconosciuta a livelli per la nonna insospettabili.
«Negli anni Sessanta ero ancora un’adolescente – dichiara Lauretta – lavorare di ago e filo era la mia vera passione poi sposandomi e avendo dei figli ho sentito l’esigenza di passare a quella che è sempre stata una mia personale tensione alla perfezione. Nei primi anni Ottanta aprire un atelier mi è sembrato quindi un passo necessario.»
Intanto Giannina, la sorella minore, frequenta il corso di studio acquisendo competenza su quello che è lo sterminato mondo dell’abito tradizionale sardo e apprendendo la tecnica del ricamo su tulle: ne nasce una collaborazione importante e gli abiti che Lauretta ha progettato si arricchiscono di dettagli preziosi.
«Ogni territorio della Sardegna ha una sua tipologia di ricamo – dice Lauretta – quello che produce Giannina è precisamente del posto in cui siamo nate e in cui continuiamo a operare. Mi piace questa possibilità che ci è stata data dai nostri avi di conoscere e mi sembra necessario quanto fondamentale diffondere anche altrove il nostro importante patrimonio.»
Ancora una volta l’arte fa spazio al lavoro dando luogo a un manufatto pregiato, questo delle Sorelle Podda, che da Muravera nel Sarrabus si sposta oltremare e gli abiti vengono presentati alla Columbia University di New York, scelti dalla regione Sardegna in occasione della partecipazione del Teatro lirico di Cagliari a rappresentanza dell’artigianato tipico.
E sono esposti i pezzi iconici della maison Podda anche a Muravera dove il MIF, Museo dell’imprenditoria femminile, dedicato a donna Francesa Sanna Sulis, che nel Settecento diventa imprenditrice e stilista di moda di fama europea, sembra il luogo perfetto che meravigliosamente anticipa il destino della tradizione.
Ogni pezzo è un capolavoro di ricercatezza in cui la precisione si sposa a una qualità altissima dei materiali impiegati. Bisso, seta, shantung, lino e fibre naturali si snodano in un numero di collezioni pari al numero delle stagioni e a quello degli anni che si succedono tra i volumi impalpabili di organze di seta che si gonfiano leggere.
Una chiara ricerca stilistica che intende attingere alle caratteristiche locali, quelle di una terra ricca di materie prime e di riferimenti culturali, nella collezione delle sorelle Podda si fa ispirazione.
Ed ecco che tra i colletti o le cascate dei drappeggi si pensa di inserire il corallo sardo, di ricamare tra il pizzo e il tessuto puro della seta il verso di una poesia.
Proprio così perché Paola Nieddu, poetessa sarda in arte Pandela Corsara, scrive le sue poesie tra le pagine social ispirandosi proprio a una creazione della Sartoria Podda. Ne nasce una collaborazione e una nuova suggestiva linea in cui il ricamo della parola si sostituisce ai temi floreali e la poesia si legge chiaramente sull’abito. Per chi lo vuole verrà tradotta anche in italiano dalla lingua sarda e precisamente dal logudorese. Ancora una volta Laura invita una delle sue sorelle minori, che questa volta sarà Isa, a partecipare ricamando su tela al suo grande progetto familiare.
Si possono ammirare le opere delle sorelle Podda all’Isola shop, la boutique di artigianato artistico regionale, nell’aeroporto di Cagliari Elmas alle partenze ma anche agli arrivi dei voli privati e dei charter, nella sala che accoglie un corner dove l’artigianato sardo scrive sui corpi delle donne una nuova era in una lingua davvero internazionale.
Anna Maria Turra