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A Sassari i musei Eugenio Tavolara e del Novecento
10 Novembre 2020

A Sassari i musei Eugenio Tavolara e del Novecento


Il Sistema Regionale dei musei si arricchisce. E a giovarne sarà la città di Sassari. La Regione Sardegna ha deciso di rilanciare il territorio istituendo due nuovi poli museali. Il primo sarà il Museo dellartigianato e del design Eugenio Tavolara”, mentre l’altra grande novità sarà il Museo per larte del Novecento e del Contemporaneo. Si tratta di una scelta di rilancio e di valorizzazione di un territorio ricco di storia e di tradizioni, ben rappresentati in questi progetti culturali. Sassari da questo punto di vista ha già tre grandi pilastri dell’arte. Il Museo Nazionale G.A.Sanna, suddiviso in una parte archeologica e una più etnografica, con alcuni reperti di grande valore nel campo dell’artigianato. La Pinacoteca Mus’a, con le sue opere d’arte e i suoi dipinti esposti su tre piani. E il Museo Etnografico Francesco Bande, con una selezione di abiti e oggetti tipici di questa regione unica.



Il museo di Eugenio Tavolara


Le tradizioni sono il cuore della Sardegna. E il Museo Tavolara dell\'artigianato e del design vuole essere prima di tutto un omaggio a uno dei suoi artefici, Eugenio Tavolara. Scultore, designer, ma ciò che tutti ricordano sono le icone che lui stesso ha creato. Oggetti che raccontano un passato che non va dimenticato. Per questo, il museo verrà collocato al padiglione per l\'artigianato ex I.S.O.L.A., realizzato nel 1956 da Ubaldo Badas. Una struttura neo-razionalista che si contraddistingue per la sua rivestitura in ceramica elegante e di grande impatto. Negli anni è stato al centro di una fase di restauro e di ristrutturazione da parte dell’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, con alcuni interventi che hanno riguardato le aree esterne dell’edificio.



Il Novecento e la Sardegna


Il Museo per larte del Novecento e del Contemporaneo è un altro investimento di grande importanza. Sarà allestito all\'Ex Convento del Carmelo, costruito attorno alla seconda metà del XVII e gli inizi del XVIII secolo. Lì sarà presente una collezione permanente, con una selezione di opere a firma di Giuseppe Biasi e di altri artisti di origine sarda. Ma non è tutto. «Il fatto nuovo – sostiene l’assessore Biancareddu - è che prima si ipotizzava che fosse la Regione a gestire tutto, ora invece abbiamo deciso di valorizzare il ruolo degli Enti Locali, facendoli diventare protagonisti in casa loro, delegando così il Comune di Sassari a gestire il nuovo polo museale».



La Regione interverrà nella prima fase realizzativa. Concederà risorse che serviranno alla fase di riqualificazione. Ma la gestione interna dei due musei sarà in comodato dal Comune di Sassari. Il processo avverrà in due fasi. Nella prima, si occuperà dellapertura dei musei e la promozione di eventi culturali e mostre non permanenti. Nella seconda, quando tutto sarà a pieno regime, il comune avrà la gestione completa dei due complessi.



Riccardo Lo Re


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