Sci nautico: lo sport di casa al Cala di Volpe
Decise che lo sci nautico, uno degli sport da lui amati, avrebbe potuto benissimo essere praticato anche nelle incantevoli acque del golfo del Cala di Volpe. E così, sull’onda del grande interesse che questo sport stava suscitando negli Stati Uniti, fu il principe Karim Aga Khan in persona a “importare” la disciplina nella neonata Porto Cervo. Lo fece nei primi anni Settanta coinvolgendo il suo istruttore di sci tedesco, Albin Unterscheider, al quale si affiancò Delfino Lanfranchi, allora solo skipper, che negli anni prese il brevetto diventando uno dei primi istruttori di sci nautico in Italia.
«Al principe questa nuova disciplina piaceva molto e andava anche di moda in quegli anni, - racconta Roberto Lanfranchi, figlio di Delfino - e così decise di portarla in quella che era la sua dimora estiva, il Cala di Volpe, anche per intrattenere i suoi ospiti da tutto il mondo. Prima mio padre e Albin si appoggiavano al pontile panoramico che si trova a sinistra nel golfo del Cala di Volpe.
Successivamente, con la costruzione del Romazzino si aprì una scuola anche in quel molo». Da allora la pratica di questo sport, cui molti si approcciano per puro svago e divertimento durante il periodo di vacanze, è rimasta una costante sia al Cala di Volpe sia al Romazzino. Da quindici anni al posto di Albin e Delfino c’è Roberto, figlio di quest’ultimo, che dal padre ha ereditato la passione per tutti gli sport acquatici e anche la voglia di condividerli e insegnarli agli altri.
Nasce così, sulle orme poste dai due pionieri su spinta del principe, la Water Sport Team Enjoy Smeralda. Water skiing, wakeboard, wake surf, water games, taxi boat e molte altre attività acquatiche sono proposte e organizzate dalla squadra di Roberto Lanfranchi e suo fratello Luca, e dai loro istruttori, tutti con esperienze internazionali nel settore. Nelle acque del Cala di Volpe è possibile cimentarsi in un’esperienza unica, che lascia tutti senza fiato e fa vivere Porto Cervo al di là del suo aspetto mondano, fatto di uscite e cene esclusive. La si vive come la viveva l’Aga Khan, con lo sport e la natura al primo posto.
Antonella Brianda