Se Marta Marzotto non avesse fatto le vacanze in Costa Smeralda, forse molti non l’avrebbero mai visitata
Non è esagerato dire che Marta ha legittimato la Costa Smeralda: innescò la miccia di un boom che è diventato internazionale e che ancora dura. Sicuramente nessuno si sarebbe divertito e avrebbe apprezzato l\'isola così tanto
Il nome di Marta Marzotto è legato indissolubilmente ai fasti della Costa Smeralda e nell’anniversario dei suoi 60 anni ricordare una donna straordinaria che ha lasciato il segno nella cultura e nella mondanità è un elemento significativo nella storia del costume del Belpaese. Tra Porto Cervo e Porto Rotondo, le vacanze di Marta Marzotto sono diventate una leggenda. Lei era attrattrice di intelligenze, di anime sensibili, di artisti: sicuramente partecipare a una delle sue feste esclusive era sinonimo di grandeur. Lo sa bene Diamante, quarta di cinque figli nati dall’amore sbocciato tra Umberto Marzotto e la divina Marta negli anni Cinquanta. Diamante crea cornici e altri oggetti, comunque tutti attinenti all\'arredamento o all\'abbigliamento, con un tocco sempre presente di ispirazione artistica. Dev\'essere sicuramente un\'eredità materna, perché con la contessa Marta realizzava gioielli e borse il cui stile ha una continuità.
Anche lei quindi è un’artista?
Un mio amico mi ha definito \"eclettica sincretista\" ma io mi sento più \"curiosa creativa\" e molto spesso artigiana, visto che mi piace toccare quello su cui lavoro. A tavola uso le posate, alcune disegnate da me.
Quando siete arrivati per la prima volta in Sardegna?
Il primo a sbarcare in Sardegna è stato nonno Gaetano che ha costruito ad Olbia un Jolly hotel: era diventato un punto di ritrovo delle maestranze. Evidentemente il desiderio di aggregazione è connaturato nei Marzotto: a me piace avere amici intorno, ma ora dedico molto tempo ai nipoti Orlando e Velasco.
Oggi quanto tempo trascorre in Costa Smeralda?
Ogni volta che posso mi ci fiondo, avverto ciclicamente, quando ne sono lontana, una nostalgia onirica e contemporaneamente fisica.
Perché sua mamma amava così tanto la Sardegna?
Perché è un posto rude e immediato, ruvida roccia che diventa rosa, come le Dolomiti. E poi il mare…
L’anno scorso ha interpreto sua mamma nel docufilm di Finazzer Flory. Per suoi nipoti sarà lei la nuova Marta?
Ma non credo proprio. Ho solo voluto interpretarla nei luoghi che tanto amava. È stata una grande benefattrice e ho tentato di rendere questo concetto. Naturalmente ho recitato di spalle, lei è inimitabile.
Gigi Maestri