Alla Marina di Porto Cervo arriva il cestino mangiarifuti
Cestini galleggianti progettati per ridurre la quantità di rifiuti in mare. Si chiamano Seabin e hanno rappresentato una delle grandi novità dell’estate a Porto Cervo sul fronte della sostenibilità e la nuova frontiera dell’ecologia applicata al turismo. Un ulteriore e decisivo passo della Marina di Porto Cervo, asset del Gruppo Smeralda Holding e gestita da IGY Marinas, uno dei leader mondiali nella guida dei porti turistici di lusso, nel percorso di impegno a favore dell’ambiente.
Insignita anche quest’anno della Bandiera Blu per gli approdi turistici, Porto Cervo Marina ha inaugurato proprio i Seabin: tre dispositivi – personalizzati con il logo della Marina di Porto Cervo e posizionati nelle banchine del porto – progettati per raccogliere materie plastiche, soprattutto microplastiche, gasolio e benzina dalla superficie del mare e che hanno una potenzialità di oltre 500 chili di rifiuti all’anno.
Il meccanismo di funzionamento dei Seabin è molto semplice: si tratta di contenitori immersi nell’acqua e dotati di una pompa in grado di creare una corrente che cattura i rifiuti. Un operatore della Marina provvede alla supervisione, allo svuotamento e al conferimento differenziato di quanto raccolto in acqua. L’intera operazione viene ripetuta una o più volte al giorno a seconda dello stato di pulizia del mare portuale. Questa iniziativa della Marina di Porto Cervo è in linea con l’approccio alla sostenibilità del gruppo Smeralda Holding. La salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, infatti, rappresentano da sempre un impegno primario di Smeralda Holding, che lavora a fianco di istituzioni, cittadini e operatori turistici, non solo per garantire lo sviluppo turistico dell’area in chiave sostenibile, ma anche e soprattutto per il benessere del pianeta e delle generazioni future.
Giandomenico Mele