Il fascino irresistibile dello shopping smeraldino
Summer in progress. Più che un avvertimento, la frase che campeggiava nei pressi della rotatoria del Porto Vecchio di Porto Cervo, sui teloni bianchi che proteggono i lavori in corso in vista della stagione estiva a fine maggio, suonava come uno slogan. Perfetto anche per lo shopping smeraldino, se è vero che quest’anno le boutique hanno dischiuso i battenti con un mese di anticipo rispetto al 2020, dopo il lungo inverno del Covid-19, complici anche e soprattutto le prime presenze straniere registrate sul territorio con le riaperture dell’Italia ai viaggi dall’estero. «I primi clienti della stagione? Tedeschi e svizzeri», racconta la commessa di una boutique della Piazzetta del Cervo.
«Siamo partiti in sordina, com’era normale che fosse, ma ritrovare gli stranieri ai primi di giugno è stato un buon segnale: adesso, aspettiamo quelli che ci sono mancati di più l’anno scorso, ovvero gli americani, gli arabi e i russi».
Intanto, la prova del Mondiale rally, il Rally d’Italia Sardegna, che è tornato in Gallura dopo sette anni di assenza intercettando ai primi del mese il flusso di turisti al seguito, ha contribuito a riportare gli europei, francesi e spagnoli su tutti. Più curiosi che buyers compulsivi, in realtà. Anche se le vetrine dello shopping smeraldino sono talmente invitanti che a trattenersi si fa fatica. Bianco, blu e jeans e patchwork di colori la fanno da padrone presso i top brand: Dior, Hermes, Prada, Louis Vuitton e Tod’s, ma anche Dolce & Gabbana e Gucci. Più sobrie le proposte di Valentino, Miu Miu e Brunello Cucinelli, ma la voglia di farsi belli e uscire dopo l’anno del lockdown è talmente forte che tutto, a Porto Cervo, profuma di sole, mare e libertà. Dai locali della Piazza alla Promenade du Port, torna il suono delle voci e la musica in sottofondo, il respiro della macchia mediterranea e pure i primi turisti italiani. Rigorosamente in costume da bagno, prendisole e ciabattine da spiaggia (lei) e pantaloncini e sneakers (lui). «Appena acquistate da Hogan: non ho resistito e le ho indossate subito», racconta Marco, milanese, 40 anni e la barca in rada. «L’anno scorso non sono riuscito a venire, e, Covid a parte, non è stata la stessa estate per me». Più avanti, la fidanzata lo richiama all’ordine. «Ho visto una robina in pizzo da Dolce & Gabbana, non vorrei che me la vendessero», spiega mentre lo tira per un braccio e il tardo pomeriggio cede il passo alla serata e al cambio d’abito, d’obbligo e a tema grandi firme. Altro giro di shopping?
Ilenia Giagnoni
Credits
- Marcello Chiodino