Silvio Pippobello: «Il 2020 anno di svolta, a marzo la nuova pista»
Scordatevi la vecchia e solita pista. Nel 2020 gli aerei decolleranno e atterreranno su una striscia di asfalto più lunga e moderna. L’aeroporto Olbia Costa Smeralda vola verso il futuro sulle ali di un decisivo intervento strutturale. Per questo motivo lo scalo gallurese resterà chiuso dal 3 febbraio al 13 marzo. «Sì, il 2020 sarà caratterizzato dall’allungamento della nostra pista. Per permettere i lavori, l’aeroporto chiuderà per quaranta giorni con la speranza che il tempo sia clemente, visto che stiamo parlando di una operazione piuttosto delicata» spiega Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar, la società che gestisce lo scalo di Olbia.
La pista attuale è lunga 2.445 metri, tra pochi mesi sarà di 2.740 metri. Alla fine, l’aeroporto passera dalla categoria Delta a quella Eco. A Olbia potranno così atterrare aerei con un’apertura alare anche di 65 metri. Ma le novità non finiscono di certo qui. Il 2020 sarà un anno decisivo anche per quanto riguarda l’ampliamento dell’aerostazione. Gli spazi attuali, in particolare nei mesi di luglio e agosto, risultano infatti insufficienti.
L’obiettivo è quindi quello di adeguare l’aeroporto al numero sempre più crescente dei passeggeri. «L’iter va avanti da diverso tempo e adesso ci troviamo nella fase di presentazione delle proposte progettuali. Stiamo lavorando sulle ipotesi di ampliamento, poi si procederà con la progettazione vera e propria. Questa operazione richiederà buona parte del 2020, contiamo di cominciare i lavori nel 2021. L’ampliamento verrà comunque suddiviso in due fasi. Per ora ci stiamo concentrando sulla prima, che ci consentirà di gestire il traffico previsto, di circa 5 milioni di passeggeri, fino al 2030. Nel frattempo elaboreremo il progetto della seconda fase, che verrà realizzato dopo il 2030» spiega ancora Pippobello.
Operazioni necessarie, dunque. L’aeroporto Olbia Costa Smeralda, nel 2017 inserito al secondo posto tra i migliori scali europei di medie dimensioni, è infatti in continua crescita. Grazie a una gestione intelligente e lungimirante da parte della Geasar, lo scalo è sempre più un riferimento per il settore turistico regionale.
I numeri del 2019 sono in linea con quelli del 2018: circa 3 milioni di passeggeri, con gli internazionali che hanno nuovamente superato quelli italiani. E così la Geasar, della cui compagine azionaria fa parte anche il Consorzio Costa Smeralda con lo 0.2%, sta già lavorando per garantire anche per il 2020 un ampio network di voli, sia nazionali che internazionali, non solo nei mesi prettamente estivi ma anche nei periodi di spalla. E tutto questo senza mai perdere di vista il percorso già avviato che punta a rendere rendere l’aeroporto una realtà sempre più sostenibile e innovativa dal punto di vista tecnologico.
Dario Budroni