Souvenir imperdibili: cosa portarsi a casa dalla Gallura
La Sardegna è una terra le cui numerose tradizioni artigiane risalgono a secoli, a volte millenni indietro nel tempo.
Ogni zona dell’isola è infatti famosa per uno o più prodotti artigianali o gastronomici, elevandosi rispetto alle altre in un settore e diventando unica a modo suo. Non fa eccezione la Gallura che con i suoi piccoli e caratteristici centri dedicati ai vini, alle tradizioni carnevalesche e dei tessuti, all’artigianato del sughero e delle ceramiche e tanti altri manufatti è tra le più emblematiche del territorio.
È proprio per questo che, durante un viaggio in Sardegna, una delle prime cose a cui si pensa è cosa portare con sé di questa magica terra prima del ritorno a casa.
Ecco allora un elenco dei 5 souvenirs più caratteristici della Gallura da portare a casa dopo una vacanza in questo territorio.
Oggetti artigianali in sughero di Calangianus
Tra le colline della Gallura si possono trovare, concentrate in piccoli boschi naturali, le imponenti e antiche querce da sughero, chiamate più amichevolmente dai locali “sughere”.
È proprio questa quercia che da secoli fornisce il sughero agli artigiani galluresi i quali a loro volta, memori delle conoscenze secolari tramandate di padre in figlio, hanno fatto di questo materiale un vanto a livello internazionale per i prodotti ottenuti attraverso la sua lavorazione.
L’arte della modellazione del sughero approda in Sardegna nel 1800, quando i francesi giungono sull’isola e, a partire da Calangianus, trasformano le sugherete in fonti di guadagno e prestigio. Oggi Calangianus è il centro di riferimento del sughero in Italia e proprio nel piccolo centro sorgono il Museo del sughero e una scuola professionalizzante per artigiani.
Dopo l’estrazione dall’albero e un’accurata bollitura a 100 C° che rende il materiale di nuovo malleabile e piatto, è possibile ottenere una vasta gamma di oggetti di tutte le misure e consistenze. Si va dagli utensili per la casa come taglieri, tappi o contenitori agli oggetti di uso quotidiano come le caratteristiche borse a trapezio tipiche della tradizione sarda, dagli abiti con inserti in sughero fino ai gioielli realizzati in questo materiale.
Dove acquistarlo
Gli oggetti in sughero sono diffusi in numerose parti della Gallura.
Il primo centro di produzione e distribuzione è senza dubbio Calcangianus, vicino a Tempio Pausania, dove sorgono numerosi sugherifici e il famoso museo locale.
Sulla costa nord-est invece è possibile acquistare dai centri di Artigianato Pasella che si snodano tra Olbia, Baja Sardinia (vicino a Porto Cervo) e Santa Teresa di Gallura.
I tappeti galluresi
Anche più antica di quella del sughero e tipica dell’isola della Sardegna, terra dedita da sempre alla pastorizia, la tradizione della tessitura trova uno dei suoi punti espressivi più alti nei bellissimi tappeti galluresi.
La caratteristica di queste opere è prima di tutto il loro materiale: lino o lana cardata, decorati con colori sgargianti e trame grosse o fini, a seconda della zona di provenienza. Ogni tappeto realizzato secondo la tradizione è poi intessuto rigorosamente a mano con l’aiuto del telaio, secondo una tradizione cara alle donne dei paesi di questa zona.
Le dimensioni di ogni pezzo vanno da quelle di piccoli rivestimenti per cassapanche fino ai grandi arazzi e tappeti mostrati ogni anno alle sagre e le fiere tessili più importanti dell’isola.
Dove acquistarli
È possibile acquistare un tappeto gallurese presso il Laboratorio Tessile del Prof. Cannas ad Aggius (Olbia-Tempio), centro manifatturiero più importante della Gallura oppure nei laboratori di Cannigione (Arzachena) o di Olbia.
Vermentino Gallurese
Non si può pensare alla Gallura senza accompagnarne l’immagine al Vermentino.
È proprio qui infatti, tra le province di Olbia-Tempio e Sassari, che viene prodotto il vero Vermentino di Gallura DOCG.
Caratteristica principale di questo vino è quella di contenere al suo interno tutti gli aromi e i sapori della vegetazione mediterranea. Dal colore giallo paglierino e di buon corpo, ha un sapore complesso e sapido, morbido e persistente.
Il Vermentino si accompagna bene come aperitivo, insieme ai piatti di pesce o ai formaggi tipici della Sardegna, sposa inoltre molto bene anche i sapori più delicati di insalate e verdure in genere.
Dove acquistarlo
Sebbene sia possibile acquistare diverse tipologie di questo vino in diversi negozi del nord Sardegna, il cuore pulsante del Vermentino di Gallura è senza dubbio Monti, vicino ad Olbia.
Nel piccolo paese non solo è presente la Cantina Sociale del Vermentino, dove potrai trovare numerose varietà del Funtanaliras Oro di Monti, ma ogni anno durante i primi giorni di agosto si svolge la Sagra del Vermentino, durante la quale avrai l’occasione di provare il vino in prima persona.
Ceramiche galluresi
Le ceramiche galluresi rappresentano una piccola parte della grande tradizione radicata e diffusa da secoli su tutto il territorio sardo.
La tradizione della ceramica e della creazione di utensili per uso quotidiano e decorativo arriva direttamente dai periodi nuragico e punico corrispondenti a migliaia di anni fa.
Nel corso del tempo quest’arte si è evoluta e suddivisa per zone, più precisamente suddividendosi tra il nord e il sud della Sardegna.
Se nel centro dell’isola oggi le ceramiche più caratteristiche sono infatti variopinte e da colori sgargianti, nelle zone di Sassari, Cagliari e Cabras regna l’emblematica ceramica bianca, spesso accompagnata da motivi di pavoncelle e delicate incisioni colorate riprese dalla tradizione spagnola. Oggi, inoltre, alcuni maestri della ceramica hanno diversificato i loro lavori per unire l’arte contemporanea a quella più tradizionale e creare pezzi unici, spesso dalle forme più ardite e dai colori più sgargianti.
Il materiale utilizzato è spesso l’argilla (modellata a tornio o a stampo) di cui il territorio sardo abbonda e con la quale è possibile creare i famosi piatti decorati, le brocche per l’acqua e molti altri utensili di uso quotidiano o decorativi.
Dove acquistarle
Diverse botteghe artigiane della Gallura si occupano di mandare avanti l’usanza della ceramica creata in modo totalmente tradizionale, presso queste ultime è possibile acquistare dei veri e propri pezzi da collezione.
Nella zona di Tempio Pausania sorgono numerose botteghe dedicate alla ceramica sarda, come Ceramiche Leoni Arte e Casa del Mar Ceramiche, mentre tra Arzachena e Olbia si trovano numerosi laboratori e negozi come Ceramiche Filigheddu (Arzachena), Ceramiche Artstiche Artigiò (Baja Sardinia) e il grande centro dedicato alle ceramiche della Costa Smeralda, Cerasarda (Olbia).
Maschere sarde
Le maschere sarde sono uno degli elementi più rappresentativi della Sardegna e delle sue variopinte tradizioni, rendendole i souvenir perfetti per chi desidera portarsi a casa un pezzo di artigianato sardo che salti subito all’occhio per la sua esoticità e la bellezza della fattura.
Questi oggetti, realizzati prevalentemente in legno per evocare la comunione dell’essere umano con la terra, sono diversi e unici di zona in zona, ognuno con lo scopo di richiamare alla mente di chi li osserva antichi miti, demoni, figure divine e semi-divine o semplicemente umane. La origine va ricercata negli antichi riti Dionisiaci durante i quali gli uomini celebravano il rito della morte e della rinascita.
Così accanto alla semplice maschera in legno scuro dei Mamuthones, la più famosa al di fuori dell’isola, potremo trovare quelle meravigliosamente intagliate e dipinte dei Boes di Ottana, le semplici ma affascinanti maschere del Componidori di Oristano e molte altre di qualunque dimensione e forma.
Dove acquistarle
Ci sono due laboratori principali nella Gallura che creano e vendono le maschere prodotte in loco e secondo la tradizione. Il primo è Mascheras a Santa Teresa di Gallura (OT), il secondo invece è Sa Domo Arte Sarda, un laboratorio artigianale ad Isola Rossa (OT).
Benedetta Piras