Da stazzi di campagna a hotel di charme per un trend in continua crescita
Il fascino dello stazzo. Al grande pubblico, la tipica casa di campagna della Gallura di un tempo che fu è arrivata anche grazie a Il muto di Gallura, il film ispirato all’omonimo romanzo che racconta la leggendaria figura ottocentesca del bandito Bastiano Tansu.
All’epoca di stazzi – dal latino statio, stazione, luogo di sosta – se ne contavano circa 1600, oggi decisamente meno, ma da qualche anno molte di queste storiche abitazioni, attorno alle quali, a partire dal XVIII secolo, gravitava la vita rurale e un sistema economico e sociale autosufficiente, sono diventate protagoniste di una sorta di rinascita attraverso la trasformazione da dimore private di contadini, pastori e allevatori in hotel di charme. Lo Stazzo Lu Ciaccaru, poco distante da Arzachena, il Cascioni Eco Retreat, che sorge su un colle che guarda alla baia di Cannigione e al mare della Gallura, e Gallicantu, a Luogosanto, in uno stazzo degli anni Trenta, sono alcune delle eccellenze di questa nuova forma di ospitalità che trae origine dal cambiamento della destinazione d’uso degli stazzi del nord-est dell’Isola. Strutture che offrono un’accoglienza più genuina e familiare rispetto ai grandi resort, ma altrettanto confortevole. E magica. Complice il panorama mozzafiato in cui è incastonata.
Gestiti da famiglie che ne hanno ereditato la proprietà o da imprenditori che si sono appassionati alla loro storia, gli stazzi stanno vivendo una seconda vita: le camere, poche, sono l’ideale per quegli ospiti che cercano una vacanza intima e riservata, lontana dal glamour e dai riflettori dei posti alla moda preferiti dai vip ma altrettanto vicina alle splendide acque cristalline del mare gallurese. Ogni stazzo, poi, ha la sua storia e le sue peculiarità, e interpreta col proprio carattere il concetto di ospitalità. Con grande beneficio di chi decide di albergarvi, che può così usufruire di servizi ed esperienze diverse a contatto con la natura e le comunità locali di un territorio che ha ancora molto da svelare, e che desidera attrarre viaggiatori tutto l’anno. Le ristrutturazioni ne valorizzano l’architettura mantenendo una connessione col territorio grazie all’uso di materiali locali e alle collaborazioni con gli artigiani, le camere vengono dotate di ogni comfort e gli spazi si arricchiscono di moderne Spa, piscine, ristoranti con cucina tradizionale o gourmet, grotte per degustazioni e cantine con vigneti. In continuità con la storia e col sogno che questo angolo di Sardegna continua a rappresentare.
Ilenia Giagnoni