L’archistar Stefano Boeri e l’albero S’Ozzastru
L’enorme fusto cilindrico si intreccia su se stesso mostrandosi in tutta la sua imponenza. Al primo sguardo la meraviglia prende il sopravvento per poi tramutarsi in curiosità. Alla ricerca di ogni minimo dettaglio di quella folta chioma conica e rigogliosa che ricopre questo olivastro di 4mila anni di età.
S’ozzastru, così viene chiamato uno degli esseri viventi più vecchi d’Italia, è incastonato nel cuore della Gallura, nel Comune di Luras. Proprio sulle colline che sovrastano il Lago del Liscia, in una località denominata Santu Baltolu di Carana.
Qui, ogni anno, arrivano migliaia di turisti per ammirare quello che, nel 1991, è stato dichiarato monumento naturale. S’Ozzastru non è l’unico albero millenario della zona, ma ce ne sono diversi altri che l’università di Sassari ha datato dai 500 ai 2mila anni di età.
Stefano Boeri, in Sardegna a novembre
La storia affascinante di questi alberi ha rapito anche l’archistar Stefano Boeri, famoso, tra le tante opere realizzate, per il Bosco Verticale a Milano.
Boeri con un post su Facebook ha lanciato l’idea di un incontro il prossimo 21 novembre, giornata mondiale degli alberi, proprio a Santu Baltolu intorno all’olivastro millenario per discutere dei destini del mondo.
«È stata un’idea spontanea nata dall’emozione scaturita dall’apprendere questa storia proprio in un momento in cui sono impegnato sul tema della forestazione. Trovo straordinario immaginare di ritrovarsi intorno ad uno degli esseri viventi più vecchi d’Italia e riflettere su questo senso di fragilità che abbiamo ereditato dalla pandemia. Penso a un momento molto informale per misurarsi con i tempi lunghi della vita ed è per questo che credo sia importante abbracciare il più antico essere vivente» spiega l’architetto.
Stefano Boeri da anni manifesta il suo amore per la Sardegna:
«Posso dire di essere un maddalenino e frequento l’isola da quando avevo cinque anni. Vengo spesso perché amo la Sardegna e oltre alla costa conosco molto bene anche l’interno, in particolare la zona del nuorese e dell’Ogliastra».
Ad accogliere con grande entusiasmo l’idea lanciata dall’archistar la sindaca di Luras, Maria Giuseppina Careddu, anche lei tra l’altro architetto: «Ho accolto con grande onore la proposta di Boeri e ci mettiamo a disposizione per l’organizzazione dell’incontro. Questo interesse scaturisce dal grande sforzo del nostro piccolo comune di valorizzazione di questa valle che ospita diversi ulivi millenari che possiamo definire “coetanei” dei Dolmen neolitici presenti sul nostro territorio. Ci stiamo attivando perché S’Ozzastru diventi patrimonio Unesco e sarebbe la prima volta che un essere vivente viene protetto e tutelato in questo modo».
La valle degli ulivi, come arrivare
È possibile visitare la valle degli ulivi millenari anche partendo con il trenino verde da Palau. Si percorre un caratteristico tratto ferroviario, tra graniti e macchia mediterranea, fino ad arrivare ad una delle sponde del lago del Liscia. Da qui è possibile imbarcarsi su un caratteristico battello e successivamente visitare i siti degli ulivi millenari.
Davide Mosca